Niente fondi per il sostegno: gita negata a un bimbo disabile

Bimbo disabile
Bimbo disabile
di Lucia PEZZUTO
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Giovedì 18 Aprile 2019, 10:11 - Ultimo aggiornamento: 10:13
Bimbo disabile escluso dalla gita scolastica perché manca l'assistenza, la rabbia della mamma: Così si spegne il sorriso di un bambino. E' questa la storia di un ragazzino disabile, costretto a muoversi su di una sedia a rotelle. Alessandro, il nome per ovvie ragioni di privacy è di fantasia, ha 11 anni frequenta la V elementare della scuola Giovanni XXIII a Mesagne e il 28 maggio la sua classe andrà in gita a Taranto, ma lui rischia di non andarci.
La ragione è presto detta: l'assistente che si occupa di lui non lavora oltre l'orario scolastico, la gita si svolge fuori dall'orario di servizio. Melina, la mamma di Alessandro, ieri mattina ha reso noto questo enorme disagio raccontando la sua storia sui social: Lo vedete il suo sorriso?- scrive la donna postando la foto del figlio- Vivo per vederlo acceso ogni giorno, ed ogni giorno c'è qualcuno che rende difficile il mio percorso affinché sia così. È inconcepibile, nel diritto della totale integrazione che ogni santa volta ci si debba confrontare con dinieghi di assoluti diritti! Non si può sentire da una cooperativa Socioculturale che non è tenuta a mandare l'assistente ad una giornata di gita con il piccolo perché fuori orario, perché in queste affermazioni non c'è nulla, né di sociale e né di culturale, anzi la cultura in Tutto ciò è di basso livello! Questa storia deve finire. Sia chiaro, in gita con mio figlio ci andrei io, sarebbe più semplice psicologicamente anche per me, ma farlo sentire uguale agli altri, significa farlo sentire libero e perché ciò avvenga devo proteggerlo anche mettendomi nell'ombra ogni tanto. Dunque, era una buona giornata». L'amarezza in queste parole è tanta soprattutto quando poi al telefono ci racconta che non è la prima volta che si trova davanti a simili ostacoli. «Sono stanca - dice la donna - lo scorso anno c'è stato il problema dell'autobus perché la scuola aveva scelto una ditta che non aveva mezzi con la pedana, e mio figlio è andato in gita con pulmino a sei posti. Quest'anno abbiamo risolto il problema pullman ma non abbiamo l'assistente. Ogni giorno c'è un ostacolo da superare, ma io non mollo. E' difficile ma il mio bambino deve avere una vita come tutti gli altri».
La vita per questo bambino è tutt'altro che semplice sopratutto quando poi ci si trova ad inciampare in situazioni che con un po' di impegno potrebbero essere risolte. Il prossimo 28 maggio la classe di Alessandro andrà in gita a Taranto, l'ultima di un percorso scolastico durato cinque anni e lui vorrebbe tanto stare insieme ai suoi compagni. La mamma di Alessandro sarebbe disposta ad accompagnare il figlio in gita, ma questo non lo farebbe sentire come gli altri. Anche le insegnanti si sono rese disponibili a fare il possibile affinché l'undicenne non venga escluso.
L'appello di mamma Melina scatena così il caso sui social e poco dopo la scuola si attiva. La buona notizia arriva qualche ora dopo il dirigente scolastico ha assunto l'impegno di far partecipare Alessandro. La scuola si accollerà le spese per l'assistenza necessaria al piccolo affinché non perda l'occasione di stare con i compagni.
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