Operaio schiacciato dalla bobina: autopsia e impianto sequestrato

Operaio schiacciato dalla bobina: autopsia e impianto sequestrato
di Lucia PEZZUTO
4 Minuti di Lettura
Giovedì 14 Marzo 2024, 21:07

Primi provvedimenti della magistratura a seguito della morte dell’operaio schiacciato dalla bobina nello stabilimento brindisino della Jindal: sigilli sono stati apposti all’intera area dell’incidente. Bloccati anche gli impianti attigui. Hanno lavorato sino a sera gli ispettori dello Spesal che stanno conducendo le verifiche sull’incidente verificatosi alla zona industriale di Brindisi nello stabilimento Jindal nel quale ha perso la vita mercoledì scorso Gianfranco Conte: l’operaio 38enne, residente a Tuturano, deceduto a seguito delle lesioni gravissime riportate dopo essere stato investito in pieno da una bobina mentre movimentava un carroponte.

L'area sotto sequestro

Gli ispettori dello Spesal hanno posto sotto sequestro l’area dell’incidente e gli impianti attigui sono stati al momento fermati. Difficile ancora stabilire con esattezza cosa sia accaduto ma da una prima ricostruzione Conte sarebbe stato colpito al torace da una bobina rivestita di plastica ma con l’anima di acciaio.

Cosa è successo

Erano circa le 12.20 di mercoledì scorso quando l’uomo, operaio specializzato è stato investito dall’enorme cilindro. L’impatto è stato violento. L’uomo nei primi minuti è rimasto cosciente e reattivo tanto da spegnere lui stesso l’interruttore del macchinario in funzione e chiedere aiuto ai colleghi. Sono stati questi, infatti, ad intervenire per primi ed allertare il 118. Man mano che i minuti scorrevano Conte si accasciava e perdeva i sensi. All’arrivo dell’ambulanza le condizioni dell’uomo erano gravissime. L’urto violento con la bobina avrebbe inevitabilmente causato lesioni interne. Inutile la corsa disperata in ospedale e i tentativi disperati dei medici di rianimarlo. Gianfranco Conte è deceduto pochi minuti dopo l’arrivo nel Pronto Soccorso del Perrino di Brindisi.

Nel frattempo sul luogo dell’incidente si recavano le pattuglie della Polizia della questura di Brindisi e gli ispettori dello Spesal. Il pm di turno, Raffaele Casto, ha aperto subito, come da prassi, un fascicolo, al momento contro ignoti, per omicidio colposo e ha disposto anche il sequestro della salma.

Nelle prossime ore sarà affidato al medico legale l’incarico per eseguire l’autopsia che dovrà stabilire con esattezza le cause della morte in modo da chiarire anche la dinamica del tragico incidente sul luogo di lavoro, il secondo in due sole settimane. La morte di Gianfranco Conte segue, infatti, quella di Giuseppe Petraglia, 40 anni, avvenuta il primo marzo all’interno di un cantiere sempre nella zona industriale di Brindisi. L’uomo, conosciuto tra l’altro per essere il centrocampista nella squadra Virtus Calcio Mesagne, era deceduto dopo un volo di oltre dieci metri dal tetto di un capannone mentre era impiegato in lavori edili.

Nello specifico Petraglia si stava occupando di alcuni lavori di bonifica per conto di una ditta brindisina che a sua volta si stava occupando della “manutenzione straordinaria” dell’opificio dove si è consumata la tragedia per conto della società cooperativa proprietaria dell’immobile, un ex deposito di rifiuti. Stando alla ricostruzione fatta dagli investigatori l’operaio, portato sul tetto con un cestello avrebbe poi messo il piede su di una parte del tetto più fragile che con il suo peso avrebbe subito ceduto facendolo precipitare al suolo. L’uomo è morto sul colpo ed a nulla sono valsi i tentativi dei medici di rianimarlo sul posto. Il cuore del 40enne avrebbe ceduto quasi subito. A quattordici giorni di distanza, quindi, la morte di Gianfranco Conte. La sua scomparsa ha ferito profondamente due comunità, quella di Brindisi e quella di Tuturano dove l’uomo viveva con la sua famiglia, moglie e due bambine. Una famiglia già tragicamente segnata da altri lutti.

Gianfranco era molto conosciuto, il padre e il fratello hanno una falegnameria a Tuturano e la moglie aveva da poco tempo aperto una piccola lavanderia self service. Sgomento e dolore per questa famiglia che si apprestava a festeggiare tra poche settimane proprio il compleanno di Gianfranco. La tragica scomparsa di questo padre di famiglia si va ad aggiungere al bollettino infinito delle morti bianche, 34 in Italia dall’inizio dell’anno, la quinta in Puglia negli ultimi quattordici giorni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA