Medico morto in corsia, i risultati dell'autopsia: arresto cardiaco

Medico morto in corsia, i risultati dell'autopsia: arresto cardiaco
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Sabato 2 Marzo 2024, 12:57

Un arresto cardiaco la presunta causa della morte improvvisa del medico Francesco Abati, trovato privo di vita dai colleghi durante il cambio turno nella casa di cura “Petrucciani” a Lecce la sera del 18 febbraio. E’ questo l’esito dell’autopsia eseguita ieri pomeriggio dal medico legale Roberto Vaglio, su disposizione del pm Luigi Mastroniani, che ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti. Ulteriori risultati sono attesi entro 30/40 giorni all’esito degli esami istologici.

Le indagini


Gli approfondimenti investigativi sul decesso di Abati sono stati sollecitati, attraverso l’esposto presentato dalla moglie, intenzionata a far luce sulle ultime ore del marito.

In particolare si tratterebbe anche di ricostruire un episodio, risalente ad alcune settimane prima, in cui il professionista, in servizio convenzionato anche sulle ambulanze del 118, aveva allertato la centrale operativa d’emergenza-urgenza per un malore accusato in casa, ma dai successivi controlli (pare anche un elettrocardiogramma con esito negativo), l’intervento non avrebbe necessitato del ricovero in ospedale. Episodio che avrebbe spinto quindi la famiglia a rivolgersi in Procura per approfondire le cause del decesso di Abati, avvenuto il 18 febbraio scorso.Una tragedia improvvisa, scoperta all’orario del cambio turno nella casa di cura “Petrucciani” dove il medico era di guardia, quando una collega si recò nella stanza per prendere servizio e trovò riverso per terra il 56enne, ormai privo di vita.

A nulla però servirono l’allarme e i tentativi dei medici della clinica e il successivo intervento dei sanitari del 118 per provare a rianimare il professionista. L’uomo era morto, probabilmente stroncato da un infarto improvviso, che non gli ha lasciato tempo di chiedere aiuto. I telefonini, sia quello di servizio che quello personale del dottore, sarebbero infatti rimasti inutilizzati. L’ultimo contatto con i colleghi attorno alle 18.

Il dolore di famiglia e amici

La morte di Francesco Abati ha gettato nello sconforto familiari e amici dell’uomo. Cordoglio e vicinanza alla famiglia del medico deceduto sono stati espressi dall’amministratore delegato della casa di cura “Petrucciani”, Sergio Capeto Petrucciani e dai tanti medici, infermieri e soccorritori del 118 che sino a poche ore prima avevano condiviso con l’uomo turni di lavoro, ansie e missioni di soccorso e che nel giorno dei funerali gli hanno tributato l’ultimo saluto in divisa. Abati, medico abilitato per l’emergenza-urgenza, in convenzione con il 118 sin dagli esordi della centrale operativa di Lecce nel 2003, nel corso della sua carriera da libero professionista ha collaborato con diverse cliniche private e con la fondazione Ant per l’assistenza specialistica domiciliare gratuita ai malati di tumore e per la prevenzione oncologica.

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