Parcometri fuori uso, ma ticket attivo: a giudizio ex assessore e comandante dei vigili

Parcometri fuori uso, ma ticket attivo: a giudizio ex assessore e comandante dei vigili
di ​Maria GIOIA
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Giovedì 14 Dicembre 2023, 21:06

Nuovo capitolo per il procedimento avviato dalla magistratura sull’attivazione dei parcheggi a pagamento a Ceglie Messapica avvenuta nel 2019. Nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta oggi, il gup del tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis, ha accolto in parte la richiesta di rinvio a giudizio delle quattro persone coinvolte nel caso, avanzata dal pubblico ministero, Raffaele Casto.
In particolare, il giudice ha rinviato a giudizio il comandante della polizia locale, Cataldo Bellanova, l’ex assessora Grazia Santoro, e la dipendente comunale Giuseppina Galetta, mentre ha stabilito il non luogo a procedere nei confronti di Nino Di Bernardo rappresentante legale della ditta – gestore del servizio “Segnaletica industriale stradale Srl”, per non aver commesso il fatto. 

I reati contestati


Nello specifico, Santoro e Bellanova sono accusati di abuso d’ufficio, truffa pluriaggravata, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in documento informatico pubblico avente efficacia probatoria e falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico aggravata in concorso. A Galetta, invece, è contestato il reato di falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in documento informatico pubblico avente efficacia probatoria in concorso. 
Mentre a De Bernardo erano stati addebitati i reati di abuso d’ufficio e truffa pluriaggravata in concorso.

I fatti 


Secondo la tesi accusatoria – basata sulle indagini effettuate a partire dal 2020 dalla guardia di finanza di Ostuni e coordinate dal pm Casto -, l’ex assessore e il comandante avrebbero procurato «intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale (costituito dagli introiti netti degli incassi in monete e per i servizi di abbonamento per un importo complessivo di 3.636 euro)» alla ditta “Segnaletica industriale stradale” nel periodo compreso tra l’1 aprile 2019 e il 17 aprile 2019. 


In particolare, stando alla ricostruzione dei fatti della procura, Santoro e Bellanova avrebbero consentito l’attivazione dei parcometri «senza che fosse stata emessa la prevista ordinanza e, poi, dando pubblicità soltanto in data 18 aprile 2019 all’ordinanza falsamente emessa con il numero 21 in data 1 aprile 2019». Di conseguenza, con l’attivazione dei parcometri, i cittadini «ignari dell’assenza di un’ordinanza efficace, esecutiva ed esecutoria per l’attivazione del servizio di parcheggio a pagamento» hanno inserito monete nei parcometri per un totale complessivo di 5.151,20 euro e versato sanzioni per violazione delle norme del codice della strada per un totale di 947,30 euro. 
Alla base di tutto l’impianto accusatorio c’è l’ordinanza di attivazione del servizio dei parcheggi a pagamento che per la procura sarebbe «falsa nella data di emanazione e nel numero attribuitole» perché Santoro, Bellanova e Galetta avrebbero alterato una richiesta di iscrizione al servizio di refezione scolastica per l’anno 2019/2020, trasformandola in ordinanza e sostituendo l’orario di registrazione, l’oggetto del documento (divenuto ordinanza numero 21 del 1 aprile 2019 – Attivazione servizi di custodia dei parcheggi a pagamento), l’indicazione del soggetto emittente consegnatario con data e ufficio e l’indicazione del tipo/ forma del documento. Toccherà ora agli avvocati difensori - Augusto Conte, Pietro Gallone, Armando D’Ippolito e Vito Cellie del foro di Brindisi e Filippo Orlando e Vincenzo Farina del Foro di Lecce - rispondere alle accuse formulate. La prossima udienza è in programma il prossimo 12 giugno.
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