Bandiera "arcobaleno" strappata dalle mani di un ragazzo al comizio di Salvini: rabbia del Gay Center. Le scuse del militante: «Esasperato dalle provocazioni»

Bandiera "arcobaleno" strappata dalle mani di un ragazzo al comizio di Salvini: rabbia del Gay Center. Le scuse del militante: «Esasperato dalle provocazioni»
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Martedì 8 Settembre 2020, 20:55 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 23:06

La denuncia del portavoce del Gay Center Fabrizio Marrazzo è precisa e circostanziata: «Ieri 7 settembre, come visibile dal video durante il comizio di Salvini presso il Lido Granchio Rosso di Brindisi, in Puglia a sostegno del candidato Raffaele Fitto, un militante della Lega ha strappato la bandiera rainbow simbolo della comunità Lesbica, Gay, Bisex e trans (Lgbt) tenuta da giovanissimi attivisti».
 

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Il resto lo fanno le immagini che Marrazzo pubblica sui social: fotogrammi che immortalano il segretario cittadino della Lega di San Pietro Vernotico Riccardo Montanile strappare dalle mani di un ragazzo la bandiera simbolo della comunità Lgbt. «Riteniamo questo gesto ignobile - tuona Marrazzo - Cosa avrebbe detto Salvini se avessero strappato una bandiera della Lega? Salvini chieda scusa ai ragazzi e prenda le distanze dai suoi militanti, altrimenti dimostrerà di essere connivente con queste azioni di odio, che sono alimentate dalla sua continua propaganda contro la legge sull'omotransfobia e le famiglie Lgbt». 

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