Le bandiere non si alzano in cielo, la piazza rumoreggia. Fischi e proteste a Carovigno dopo la rievocazione storica dell’omaggio alla Madonna di Belvedere, protettrice della città. La classica battitura della “Nzegna” perde il momento più atteso tra il malumore delle centinaia di persone, giunte anche da ogni dove, che attendevano di vedere il tradizionale lancio delle bandiere e la conseguente deposizione sotto la statua.
L'episodio
Per il troppo vento, e quindi a scopo preventivo di sicurezza, nell’edizione del 2023, è stata presa questa decisione interrompendo una tradizione lunga a cui hanno assistito diverse generazioni.
La polemica sui social
Sui social non sono mancate le critiche e le polemiche: «Tutta la passione e l’emozione che il nostro popolo prova per questa tradizione non viene ricompensata. Il vero dramma è che si peggiora di anno in anno – si legge tra i tanti post di persone dispiaciute per l’accaduto - bisogna capire che battere la Nzegna è un onore ma anche un onere. La bandiera va lanciata a prescindere dal vento, se va a terra pazienza. La tradizione è questa, la risposta del pubblico sicuramente è stata eccessiva ma purtroppo comprensibile. Il malumore era alle stelle tra la gente – continuano i commenti sui social - mi pare di capire che i cittadini amino la tradizione ma non si riconoscono in chi effettua la battitura. Preso un impegno, ci si prepara per qualsiasi difficoltà. Questa di quest’anno è la morte di una tradizione millenaria.
Nel 2019 le condizioni meteo erano identiche, c’era anche più vento di quest’anno, ma si è svolto ugualmente il lancio che non sta a significare un atto di bravura ma di tradizione».
D’altro canto non sono mancati i cittadini che si sono schierati a favore della scelta: «Polemiche e fischi davvero ingrati nei confronti dei battitori della Nzegna – scrivono - comprensibilissimo e giusto che si sia deciso di non effettuare lanci e scambi. Se avessero alzato le bandiere, anche di un metro come dicono alcuni, ci sarebbero state ugualmente critiche. Credo che la Madonna sia rimasta più mortificata dai fischi che dalla decisione di lanciare o meno la bandiera».