Un appello forte al presidente della Regione, Michele Emiliano, per far fronte al caro prezzi con un’adeguata normativa. A rivolgersi all’inquilino di via Nazario Sauro è il presidente di Ance Brindisi, Angelo Contessa, che in una nota ha rilevato innanzitutto come «la Puglia, più di altre regioni, rischia il blocco totale delle opere pubbliche», anche perché il cosiddetto “listino regionale”, si dice ancora, «continua ad essere obsoleto ed inadeguato dal punto di vista normativo, descrittivo ed economico».
La crisi dell'edilizia
Dopo aver richiamato alcune prese di posizione e decisioni amministrative, la riflessione di Contessa va poi alle ricadute della guerra in Ucraina, che con l’aggravamento della situazione internazionale «rendono ancora più drammatico l’aumento dei prezzi delle materie prime, già impennatosi precedentemente» ed anche per questo «serve un urgente intervento normativo per la revisione dei prezzi negli appalti così da far fronte agli esorbitanti incrementi delle materie prime». Ance, tramite la propria struttura organizzativa ai vari livelli rivendica di aver avviato una sorta di campagna comunicativa per cooperare con le diverse stazioni appaltanti «per segnalare o evidenziare che i progetti a base di gara non rispettano la legge poiché non hanno equilibrio contrattuale» o anche per evidenziare quando «i relativi bandi e capitolati non riportano quanto previsto» dalla normativa, soprattutto nell’ottica di portare a termine le opere previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un processo che però, secondo Ance, vedrebbe una scarsa collaborazione dei dirigenti e dei responsabili unici dei procedimenti, che possono anche portare alla sospensiva dei bandi attraverso la giustizia amministrativa.
«Continueremo – è l’esortazione di Contessa - a cercare il dialogo, a suggerire soluzioni, ma non rimarremo inermi di fronte al “blocco delle opere pubbliche” con conseguente crisi occupazionale, fallimento delle nostre imprese e del sistema paese».
L'appello
Per questo, il numero uno di Ance chiede proprio alla politica regionale di prendere atto della congiuntura tra post-pandemia e guerra Russia-Ucraina, reclamando che si dia «il necessario indirizzo attraverso il supporto legislativo e regolamentare, per poter affrontare il momento che stiamo attraversando», mettendo in campo tutte le misure necessarie a fronteggiare una situazione di eccezionalità.