«I percettori del reddito per controllare i parchi». Un progetto contro bullismo e baby gang

«I percettori del reddito per controllare i parchi». Un progetto contro bullismo e baby gang
di Elga MONTANI
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Venerdì 25 Febbraio 2022, 08:13

Utilizzare i percettori di reddito di cittadinanza come custodi di parchi e giardini. L'idea, rilanciata dai genitori del gruppo BulliStop - Vivere Bari senza paura, sarebbe stata già adottata da un piccolo paese in provincia di Catanzaro, Sorbo San Basile, che avrebbe attivato dei Puc (Progetti di Utilità Collettiva) per impiegare coloro che ricevono il reddito di cittadinanza nel controllo delle zone verdi della città. La portavoce del gruppo, Alba Nardone, ha sottolineato in un post di aver fatto una proposta simile al prefetto, Antonia Bellomo, durante l'incontro che una delegazione del gruppo ha avuto con lei la scorsa settimana, e ha dichiarato che l'intenzione è quella di discuterne con il sindaco, Antonio Decaro, nell'incontro che hanno richiesto al primo cittadino, e che si spera ci sia quanto prima. La possibilità di utilizzare i percettori di reddito di cittadinanza in progetti che possano essere di utilità per la città non è comunque cosa nuova a Bari.

Altri due progetti

Ricordiamo che solo al termine dello scorso anno sono partiti due progetti in tal senso. Uno ha visto collaborare il Comune di Bari con Amtab, l'azienda di trasporto pubblico locale, e ha impegnato ventidue persone nel controllo all'interno dei mezzi del rispetto delle norme Covid da parte degli utenti. I soggetti in questione erano addetti al controllo di mascherine e distanziamento. Il secondo, invece, ha visto in prima linea la Procura di Bari che ha impiegato quarantadue soggetti (di cui ventotto donne) nel progetto Insieme per la giustizia, il loro compito negli uffici dare una mano con documenti vari.

Ma la lista dei progetti pronti a partire, o in lista per iniziare, è davvero lunga. Ricordiamo, infatti, che il Comune, nel corso del 2021, ha più volte riaperto i termini per permettere a enti pubblici, uffici territoriali dello Stato, agenzie ed enti di emanazione Pubblica, aziende regionali e comunali, Città Metropolitana, enti e/o fondazioni partecipati dal Comune di Bari anche non aventi sede operativa nello stesso a condizione che l'attività del Puc venga effettuata sul territorio cittadino ed enti del terzo settore di presentare progetti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo, tutela dei beni comuni.

In quest'ultimo ambito, quello della tutela dei beni comuni, potrebbe rientrare un progetto del tipo richiesto dai genitori, che permetterebbe di utilizzare chi percepisce il reddito di cittadinanza per salvaguardare parchi e giardini. Da comprendere chi e come potrebbe presentare un progetto di questo tipo, da poter inserire nella lista dei progetti Puc attuabili, che ad oggi conta 62 progettualità di diverso tipo. Ancora per alcuni giorni, fino al 28 febbraio, risulta aperta la finestra temporale per presentare progetti, ma di certo non è possibile fare un lavoro adeguato in pochissimi giorni. Per cui risulta fondamentale discutere con il sindaco Antonio Decaro per comprendere quali margini ci possano essere per mettere in atto un progetto di questo tipo, e se, comunque, anche presentando un progetto, sia possibile attivarlo in breve tempo, considerando che la lista dei Puc ancora in sospeso è davvero lunga.

La necessità di avere un presidio che garantisca sicurezza in determinate zone della città è impellente, in quanto le denunce di aggressioni e atti vandalici di vario tipo si stanno susseguendo negli ultimi tempi e provengono da tutti quartieri, da Bari Vecchia a Carrassi, da Poggiofranco a Torre a Mare, fino al Libertà. Forse quella che sulla carta potrebbe essere una buona idea, potrebbe essere di difficile realizzazione. Anche se il discorso di utilizzare personale nei parchi cittadini non è nuovo, ed è un problema segnalato da diverso tempo e per varie motivazioni all'amministrazione comunale, la quale non sembra sensibile in tal senso. Da comprendere quindi il modo migliore per attivare un servizio simile, garantendo una maggiore sicurezza a chi il parco, il giardino, la zona di socializzazione, ha voglia di viverla in libertà senza la paura o il rischio di essere aggredito.
 

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