Molfetta, attesi 40mila fedeli per 25/mo anniversario della morte di don Tonino Bello

Molfetta, attesi 40mila fedeli per 25/mo anniversario della morte di don Tonino Bello
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Mercoledì 18 Aprile 2018, 19:42 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 12:35
Cresce l'attesa per l'arrivo di Papa Francesco che venerdì 20 aprile sarà in Puglia, prima ad Alessano (Lecce) e poi a Molfetta (Bari), in occasione del 25/mo anniversario della morte del vescovo don Tonino Bello. Questa mattina nella Prefettura di Bari, a conclusione di una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza, sono state illustrate ai giornalisti le imponenti misure di sicurezza predisposte a Molfetta, città di cui don Tonino fu vescovo, e dove sono attesi al momento 40mila fedeli (30mila hanno già richiesto il pass) a fronte di una capienza massima di circa 48mila persone. L'elicottero del Santo Padre atterrerà alle 10.15 nei pressi del Duomo, nell'area di massima sicurezza. Qui Papa Francesco salirà a bordo della Papa Mobile e comincerà il suo percorso costeggiando il mare per poi passare davanti alla Capitaneria di Porto, la cattedrale, la villa comunale e raggiungere il palco dove sarà celebrata la Santa Messa insieme con 60 vescovi. Il percorso in auto del Papa dovrebbe durare circa un'ora. «Ma il Santo Padre ci ha abituato alla sua imprevedibilità - ha sottolineato il questore di Bari, Carmine Esposito - e non è escluso possa scendere dalla Papa Mobile per accarezzare i bambini o stringere la mano ai fedeli. Secondo il programma, alle 12.30-13 dovrebbe rientrare a Roma». In campo ci saranno un migliaio di uomini, tra forze dell'Ordine e volontari della protezione civile. Oltre a uno speciale sistema di videosorveglianza. L'obiettivo è la massima sicurezza con azioni concordate anche con la gendarmeria vaticana, tra cui misure antiterrorismo e contro attacchi chimici e nucleari. Sull'area, suddivisa in tre zone a cerchi concentrici, vige il divieto di sorvolo e, nelle acque antistanti il porto, anche di sosta e navigazione. L'area portuale sarà sgomberata anche da quasi tutti i pescherecci che abitualmente sono ormeggiati lungo la banchina che costeggia parte del percorso del papa. Sono 260 gli operatori dell'informazione accreditati. «È un'emozione incontenibile - sottolinea il vescovo di Molfetta, monsignor Domenico Cornacchia - perché è una gioia di un territorio, di una regione laboriosa e di fede. La nostra terra di Puglia credo faccia scuola a molte altre regioni: è una emozione collettiva - sottolinea - e noi ci auguriamo sia l'inizio di un rinnovamento del territorio, delle coscienze, dei credenti e non». Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, sottolinea che «la città si sta preparando con gioia, consapevole di vivere un momento di storia che va vissuta in prima persona perché solo così la si può trasmettere, dando un senso e un'anima». «Il senso e l'anima - conclude - sono le opere di don Tonino Bello, un grande vescovo della nostra città e di tutto il Meridione».
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