Migranti sbarcati a Bari, appello del prefetto Bellomo: «Servono altre strutture»

Migranti sbarcati a Bari, appello del prefetto Bellomo: «Servono altre strutture»
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Giovedì 27 Luglio 2023, 13:27

Sono in corso nel porto di Bari le operazioni di accoglienza degli 85 migranti sbarcati questa mattina dalla nave Rise above della ong tedesca Life line approdata verso le 6. Le persone accolte sono per lo più provenienti dal Corno d'Africa: tra loro ci sono 10 donne e 26 minori di cui 23 non accompagnati. L'imbarcazione avrebbe dovuto attraccare ieri pomeriggio ma l'equipaggio ha comunicato il rinvio dell'arrivo a questa mattina. La prefettura ha organizzato la gestione di eventuali emergenze di natura sanitaria e il primo soccorso. Sulla banchina anche i volontari della Croce rossa che hanno allestito un gazebo per aiutare i migranti.

Il prefetto

«Devo continuare a lanciare l'appello: purtroppo abbiamo bisogno di ancora tante altre strutture, di offerte di strutture in particolare per minori ma anche per adulti». Lo ha detto la prefetta di Bari, Antonia Bellomo, che questa mattina era nel porto del capoluogo pugliese dove sono sbarcati gli 85 migranti che erano a bordo della nave Rise above della ong tedesca Life line. «I minori troveranno una sistemazione in strutture deputate a questo - ha aggiunto la prefeta rispondendo alle domande dei giornalisti - quindi qualcuno andrà nelle strutture di Taranto e di Brindisi» mentre «per i casi più fragili il Comune di Bari troverà una sistemazione.

Anche la Diocesi di Bari-Bitonto ci ha dato una mano per due minori che hanno meno di 14 anni». «La situazione sanitaria dei migranti è abbastanza buona», ha continuato Bellomo spiegando che «sono stati tutti sottoposti a visita medica. In due casi è stato necessario il ricovero per accertamenti perché sono state riscontrate delle fratture ma diciamo che le condizioni di salute sono abbastanza buone, non sono stati riscontrati casi di particolare criticità».

A chi le ha chiesto come stessero i migranti dal punto di vista psicologico, la prefetta ha replicato che si tratta «indubbiamente di gente che scappa, che ha attraversato tante difficoltà. Ovviamente in questo momento pensiamo alla primissima accoglienza e poi ovviamente andranno nelle strutture dove ci sono anche gli psicologi». 

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