Crisi, tra Natale e proposte: i commercianti vogliono le bancarelle aperte fino alle ore 23

Crisi, tra Natale e proposte: i commercianti vogliono le bancarelle aperte fino alle ore 23
di Adalisa MEI
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Giovedì 1 Dicembre 2022, 07:30

Più aperture straordinarie nel periodo di Natale per evitare che la crisi, già in atto, porti alla chiusura definitiva delle attività. L'appello degli ambulanti del mercato di Santa Chiara del quartiere Japigia di Bari all'amministrazione comunale nasce da una «disperazione che si trasforma in voglia di reagire». Non usa mezze parole Savino Montaruli, presidente Unionecommercio-UniPuglia il quale, accogliendo le sollecitazioni di operatori concessionari di spazi nel mercato coperto di Santa Chiara, nel rione Japigia di Bari, ha presentato al Comune una richiesta di aperture straordinarie, pomeridiane e serali, per il mese di dicembre 2022 e quello di gennaio 2023.

«La voglia di cercare opportunità di lavoro - precisa Montaruli - è superiore alla rassegnazione di veder morire un mercato costato alla comunità barese una mare di denaro pubblico e che va salvato». È quindi un ricco calendario di aperture anti-crisi quello predisposto dagli stessi rappresentanti del comitato Santa Chiara.

Gli ambulanti richiedono l'apertura straordinaria della struttura mercatale dalle ore 17,00 alle ore 21,00 dal 2 al 23 dicembre (fatta eccezione per il giorno 4,5,8,11 e 18 dicembre), dal 28 al 30 dicembre e poi il 5 gennaio. Il nuovo calendario ovviamente non deve andare ad intaccare il regolare svolgimento negli orari mattutini prestabiliti.

L'appello

«Si tratta - precisa Montaruli - di una risposta concreta alle sollecitazioni dello stesso sindaco Antonio Decaro e dell'assessore Carla Palone. Sono certo che l'amministrazione comunale coglierà positivamente questa idea di aperture prolungate e che la stessa si attiverà non solo per un imminente incontro con i rappresentanti, ma anche arricchendo di iniziative ludiche le giornate di apertura proposte». Ma come gli stessi ambulanti precisano: «Chiedere lo svolgimento dell'attività in orari prolungati non significa che c'è talmente tanta gente da non riuscire a soddisfare le richieste dei consumatori. Purtroppo non è così».

Gli operatori cercano infatti semplicemente di raggiungere nuova clientela. Una utenza che potrebbe usufruire dei servizi del mercato in orari pomeridiani e serali magari non potendolo fare negli orari canonici. Si vuole tentare in pratica di attrarre nuova clientela e soddisfare le esigenze, specie nel periodo natalizio, magari di una nuovi consumatori. «Stiamo cercando di creare qualche nuova formula per il rilancio del mercato, perché l'attività non va per niente bene», precisa Montaruli. Tra l'altro il mercato di Santa Chiara ha dei problemi che rimangono irrisolti. Adesso, oltre agli altri, si è aggiunta la questione della raccolta dei rifiuti. I cassonetti dell'immondizia, sono all'esterno dei box e «si pretende che debbano essere all'interno. Cosa assolutamente vietata dalla legge - chiarisce Montaruli. Abbiamo chiesto che vengano istituite delle isole ecologiche all'interno del mercato dove conferire correttamente i rifiuti, opportunamente differenziati».

Il nodo parcheggi

Sicuramente resta il nodo parcheggi: il mancato trasferimento delle postazioni di vendita esterne al mercato impediscono che quell'area possa essere destinata a posteggi auto, «come peraltro già concordato con sindaco ed assessore». Non da meno sono le problematiche relative alle operazioni di carico e scarico delle merci, «con il divieto assurdo di introdurre veicoli». Poi la questione igienico-sanitaria non risolta e non ultimo «la marea di verbali che si fanno ogni giorno. Un vero accanimento - conclude Montaruli- . Se vogliono che il mercato chiuda per destinarlo ad altro, non devono che dircelo».

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