Il mercato si trasferisce e i nuovi andranno a sorteggio: la rabbia degli ambulanti

Il mercato si trasferisce e i nuovi andranno a sorteggio: la rabbia degli ambulanti
di Samantha DELL'EDERA
4 Minuti di Lettura
Martedì 20 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:31

Sono sul piede di guerra gli operatori del mercato settimanale di Santo Spirito, a Bari, che entro il 29 febbraio dovranno trasferirsi in via Udine e via Suor Maria Lucchesi per consentire anche la ripartenza dei lavori di riqualificazione del waterfront. Sotto accusa la scelta del Comune di procedere a sorteggio (che si terrà questa mattina) per fare scegliere i posti dove sistemare le 76 bancarelle. Una scelta che, seppur temporanea, è stata duramente contestata da CasAmbulanti, UnioneCommercio e Confcommercio. 

La nota di Unione Commercio


«Chiediamo l’intervento del sindaco Antonio Decaro – si legge in una nota di UnioneCommercio – per sospendere le procedure in atto.

Le regole per l’assegnazione dei posteggi secondo quanto previsto dalla legge regionale e secondo lo stesso documento strategico del commercio della città di Bari approvato dal Consiglio comunale a maggio 2022, ci sono e sono chiare quindi vanno applicate. Disattenderle significherebbe commettere un’illegittimità che non passerebbe senza conseguenze dal punto di vista giudiziario». L’associazione ha diffidato quindi il Comune nel procedere e ha inviato anche una nota a prefetto e questore. «Chiediamo – aggiunge Savino Montaruli di Casambulanti – la sospensione di qualsiasi procedura in corso, ripristinando la validità di quello che era stato invece condiviso nel corso di un incontro con le associazioni di categoria». Alle proteste si è aggiunta la Fiva Confcommercio. «Bisogna rispettare l’anzianità di presenza acquisita nel posteggio del mercato oggetto dello spostamento o trasferimento – spiegano Andrea Nazzarini e Mauro Portoso - appare del tutto non in linea con la norma il voler eseguire l’estrazione a sorte dei posteggi, in attesa di parere da parte della Regione Puglia, che si è già espressa in altre identiche situazioni».

Oggi il sorteggio degli stalli


Insomma le associazioni di categoria chiedono l’annullamento del provvedimento che porterà oggi al sorteggio degli stalli. A spiegare come ha agito il Comune è il dirigente della ripartizione Sviluppo economico, Michele Cassano, nella determina dirigenziale. Le procedure sono state avviate il 6 febbraio con l’approvazione di una graduatoria provvisoria di anzianità degli operatori del mercato del mercoledì redatta in base a criteri quali la professionalità acquisita, l'anzianità di iscrizione al registro delle imprese. L’8 febbraio la graduatoria è stata rettificata cambiando un parametro legato alla professionalità acquisita, «non tenendo conto – si legge nel provvedimento - dell’anzianità maturata dal dante causa (cioè colui che ha cedutO il titolo di concessione) diretto sul posteggio, in quanto, alcune associazioni di categoria avevano rilevato che la Regione Puglia aveva già stabilito che per quanto concerne l’anzianità di posteggio non è previsto alcun cumulo di punteggio con eventuali dante causa». 
Successivamente altre associazioni hanno contestato la nuova graduatoria lamentando la mancata applicazione di un regolamento regionale che limita al 40 per cento il punteggio legato alla professionalità. È stato quindi convocato un incontro il 14 febbraio che si è concluso con un nulla di fatto.

Cassano ha interpellato la Regione per capire come procedere, ma siccome i tempi stringono, si è deciso di procedere con un sorteggio temporaneo. Inoltre al fine di garantire i requisiti minimi di sicurezza per l’accesso ai mezzi di soccorso, gli stalli dovranno essere arretrati di almeno un metro. «Siamo in attesa che la Regione risponda in merito ai criteri da applicare - spiega il dirigente – perché le obiezioni sollevate sono tecnicamente legittime. Ma le posizioni che saranno assegnate sono solo temporanee. Noi dobbiamo spostare il mercato entro il 6 marzo e non possiamo attendere oltre. Appena arriveranno i criteri stileremo la graduatoria definitiva».

© RIPRODUZIONE RISERVATA