Mercati, è una crisi senza fine: 104 morosi, 45 box chiudono

Mercati, è una crisi senza fine: 104 morosi, 45 box chiudono
di Samantha DELL'EDERA
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Lunedì 5 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:31

Troppe assenze o mancati pagamenti dei canoni, tra il 2023 e gennaio 2024 la ripartizione dell’Annona del Comune di Bari ha avviato 104 provvedimenti nei confronti di altrettanti operatori commerciali per fare decadere la loro concessione all’uso di un box o di uno stallo in uno dei mercati giornalieri o settimanali cittadini. Di questi 104 provvedimenti, il 90 per cento è stato causato da morosità mentre il restante 10 per cento da assenze. I procedimenti di verifica sono ancora in corso, ma su 104 sono già decadute 45 licenze che corrispondono a 45 box che si sono “liberati” e che possono essere messi nuovamente a bando.


Solo nell’ultima settimana il Comune ha emesso ben nove di questi provvedimenti di decadenza che hanno riguardato tutti i mercati settimanali.

Tutti però legati alle assenze degli operatori commerciali: in via Caduti Partigiani ad esempio sono state revocate due licenze per assenze pari rispettivamente a 29 e 25 giorni; in via Vaccarella 4 licenze per assenze pari a 35, 23 e due da 27 giorni; in via de Ribera una licenza per assenze pari a 33 giorni ed ancora in via Portoghese le assenze sono state per 24 giorni in un caso e di 27 in un secondo caso. La mancata presentazione al lavoro ha riguardato il periodo compreso dal primo gennaio al 30 ottobre del 2023.


I controlli della polizia dell’Annona sono ferrei, anche perché in caso di inutilizzo dei box e degli stalli, questi possono essere dati in concessione a qualche altro operatore commerciale, tramite bando. Anche se i mercati cittadini non sono più “appetibili” e si registrano decine e decine di box che restano vuoti. La testimonianza arriva dai risultati dell’ultimo bando, quello relativo al secondo semestre del 2023: solo 15 sono state le nuove richieste. Di queste, nove erano per i mercati giornalieri: tre per il mercato di corso Mazzini denominato Madonna del Carmelo, due per il mercato di via Vaccarella denominato San Filippo Neri, tre per Santa Scolastica e uno per “posteggi liberi”. Per i mercati settimanali le richieste sono state 6 per Palese, Santo Spirito, Torre a Mare e via Vaccarella. Numeri davvero esigui se si confrontano con le disponibilità messe a bando: ben 115 box per i mercati giornalieri e 43 per quelli settimanali.


Le strutture che registrano i maggiori “vuoti” sono corso Mazzini con 26 box chiusi, Carbonara con 26 box, 31 a San Pio, 21 a Santa Scolastica, 15 a piazza Balenzano a Madonnella. I mercati che presentano meno disponibilità sono quelli di Santi Pietro e Paolo e di San Marcello. Sei box liberi anche nel nuovo mercato coperto di Santa Chiara. Considerando invece le disponibilità negli spazi settimanali, sempre via Vaccarella presenta ben 33 stalli messi a bando.

I ricorsi


Entro il 19 febbraio si può presentare ricorso alla graduatoria provvisoria. Il 27 febbraio sarà pubblicata la graduatoria definitiva degli aventi diritto e gli esclusi. La concessione d’uso del locale assegnato, debitamente registrata a carico esclusivo del concessionario, avrà durata di 12 anni a decorrere dalla data di rilascio della medesima.


In realtà le condizioni dei mercati cittadini non fanno che peggiorare di giorno in giorno. In particolare ci sono 4 strutture tra quelle dove si registrano le maggiori situazioni di degrado: corso Mazzini, l’ex Manifattura, piazza Balenzano e via Vaccarella. E proprio in via Vaccarella e nell’ex Manifattura si attendono da anni lavori di ristrutturazione per ridare dignità ad operatori commerciali e clienti. In via Vaccarella l’idea è di riqualificare due parti, una da destinare a mercato e l’altra da affidare ad associazioni, mentre per l’ex Manifattura è necessario un restyling complessivo che però dovrà portare ad un momentaneo spostamento da un’ala all'altra del mercato degli operatori. In modo da permettere lo svolgimento dei lavori.
 

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