Case popolari, la mamma con due figli disabili aspetta da quattro anni: «Non posso più andare avanti così»

Case popolari, la mamma con due figli disabili aspetta da quattro anni: «Non posso più andare avanti così»
di Alfonso SPAGNULO
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Giovedì 28 Aprile 2022, 20:29 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:36

Quella della carenza di case popolari libere da destinare alle famiglie più fragili è una tematica molto delicata con cui devono fare i conti molti Comuni del nostro territorio. Da Putignano giunge la storia di Raffaella Terrone, separata, madre di due figli minori affetti da disabilità, in attesa di un alloggio popolare dal 2018.

«Io ho bisogno di quella casa – spiega la donna in lacrime -. Mi spetta. Io vado avanti con gli alimenti che mi passa il mio ex marito ma è una cifra irrisoria. Se lui non dovesse lavorare più un giorno io come farò ad andare avanti e pagare l’affitto come accade ora? Sono anni che faccio avanti e indietro da Palazzo di Città ma non vorrei mi stessero prendendo in giro. Io ho due bambini disabili in quanto audiolesi ma nonostante questa situazione che gli uffici preposti conoscono bene della casa neppure l’ombra. E questo non è giusto perché ci sono abitazioni popolari ma dal Comune non si muovono. Ma quanto deve durare questa storia? Io continuo a pagare affitti su affitti.

Se stavo bene economicamente avrei acceso un mutuo e non sarei neppure andata a rompere le scatole a loro. Una cosa è certa: la casa mi spetta e me la devono dare».

La pandemia che peggiora tutto

Una storia come tante, di difficoltà quotidiane, acuite soprattutto nell’ultimo biennio a causa della pandemia sanitaria a cui il Comune di Putignano cerca di dare subito supporto nei limiti del possibile. «Certamente la signora ha i requisiti per partecipare al bando per ottenere una casa popolare – spiega Domenico Mastrangelo, dirigente Area 1 Affari Sociali di Putignano -. È presente nella nostra graduatoria ma la sua problematica riguarda il nucleo familiare di tre componenti. Non abbiamo avuto, ad oggi, alloggi che si sono liberati con una metratura tale che avesse potuto consentire alla signora di entrare in qualsivoglia alloggio. Ripeto, la signora è in graduatoria e se, entro la data di scadenza, l’Arca ci mette a disposizione un alloggio con un tipo di metratura adatta alla situazione della signora Terrone quest’ultima sarà una di quelle che avrà la possibilità di essere assegnataria. Vorrei comunque aggiungere che la signora Terrone è sempre stata attenzionata dai nostri servizi sociali. Il nostro bando è stato approvato quattro anni fa e scade in questo 2022. Entro dicembre quindi dovremo rifare la graduatoria. Come ben si sa ci sono i nuovi ricchi e i nuovi poveri e quindi c’è la necessità di aggiornarla a quelle che sono le richieste ed esigenze. Noi abbiamo certamente un’enorme difficoltà ad assegnare un alloggio che viene dato in base al nucleo familiare. La legge regionale dice che per un nucleo familiare con almeno tre componenti deve avere una metratura di almeno 55 metri».

La problematica delle case popolari a Putignano non è certo una novità. Proprio il dirigente Mastrangelo ha più volte sottolineato l’estrema difficoltà in cui si trova il Comune di Putignano, stante la grave emergenza abitativa con più di 100 famiglie putignanesi in attesa di un alloggio. La normativa vigente in materia di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica prevede che il comune assegni gli alloggi disponibili sul proprio territorio mediante bando pubblico, nonché l’ente proprietario o il gestore degli alloggi comunichi al comune territorialmente competente (in questo caso al Comune di Putignano) l’elenco degli alloggi da assegnare.

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