Alstom e Wiseair hanno ufficialmente dato il via alla fase operativa del progetto Bari Aria Pulita che ha l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini e l'amministrazione sul problema dell'inquinamento. La prima in Italia produce treni da 160 anni, sistemi di segnalamento da 90 anni e sistemi di trazione da 60 anni. Oggi con 10 siti, più di 35 depositi su tutto il territorio nazionale e più di 3.500 persone, Alstom offre un forte contributo occupazionale ed è riconosciuto come uno dei leader del mercato italiano. Wiseair invece è una start-up che ha messo in piedi un progetto dedicato ai baresi tutti.
Il progetto
L'idea lanciata è quella di permettere ai cittadini baresi di accedere a informazioni chiare e trasparenti sulla qualità dell'aria che respiriamo. Alstom, dal canto suo, aveva accettato di donare dieci sensori alla città. L'esito è arrivato ieri, quando durante una cerimonia speciale ospitata nello stabilimento Alstom di Bari, alla presenza di Saverio Renzi, Direttore di Business D&Is Alstom, di Carlo Alberto Gaetaniello, co-founder e Coo Wiseair e Elisa Leone Salicona, responsabile area comunicazione Wiseair, sono stati consegnati i 10 dispositivi per il monitoraggio dell'aria a 10 cittadini baresi, che hanno dimostrato di rispecchiare i valori e lo spirito del progetto attraverso la compilazione di un questionario di adesione all'iniziativa.
Con la consegna dei 10 device Arianna, un vaso da balcone che monitora la concentrazione di particolato nell'aria, il progetto arriva alla sua seconda fase.
L'ingrediente segreto del progetto è proprio Arianna, un vaso da balcone che monitora la concentrazione di particolato nell'aria. A partire dai dati forniti dalle Arianne ospitate sui balconi dei cosiddetti Ambassador, tutti i cittadini possono conoscere la qualità dell'aria nel proprio quartiere tramite app, stimolando la nascita di community di cittadini consapevoli che possano guidare il cambiamento. Dopo aver portato a termine tre progetti di community, rispettivamente a Milano, Torino e Roma, Wiseair si è lanciata anche al mezzogiorno partendo proprio da Bari.
In diverse occasioni i cittadini del capoluogo hanno lamentato un vero e proprio problema di qualità dell'area, sia per i cattivi odori in diverse parti della città sia per il tasso di inquinamento sempre molto alto. L'obiettivo dei prossimi anni sarà quello di intervenire sulla mobilità sostenibile, una delle più grandi mancanze del comune di Bari. Nelle scorse settimane su questo giornale si era parlato del progetto Clean Cities Campaign 2022 voluto da Legambiente. In quel caso l'obiettivo era stato promuovere con forza una nuova mobilità urbana più elettrica, più sicura e più condivisa, cercando di spingere i processi politici locali verso maggiori misure di mobilità sostenibile.
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