Allarme inquinamento a Maglie. La segnalazione arriva dal comitato Campagna Aria Pulita che da tempo monitora la qualità dell'aria attraverso i dati delle centraline pubbliche e di quelle private. La preoccupazione è relativa ai primi sei mesi dell'anno, dove, nonostante un calo complessivo rispetto all'anno precedente, l'inquinamento registrato nel perimetro cittadino supera quello rilevato vicino all'impianto della Colacem e al centro di Galatina.
Le spiegazioni del comitato
«Abbiamo analizzato i dati rilevati da Arpa con la centralina di Maglie - spiegano dal comitato - osservando che nel primo semestre di questo 2023 i valori dell'inquinamento sono leggermente diminuiti rispetto all'anno precedente: i dati di inquinamento sono superiori a quelli della centralina del cementificio e dentro la città di Galatina.
Il dato preoccupante riguarda la grande quantità di biossido di azoto rilevato a Maglie. «Si tratta di un gas dall'odore acre e pungente - continua - che oltre ai danni alla salute è anche causa delle piogge acide. Questo pericoloso gas inquinante è prodotto dallo smog del traffico, da combustioni e processi produttivi ad altissime temperature e da processi produttivi in cui vengono utilizzati composti di azoto». Un ragionamento che porta a considerare altre fonti di inquinamento alla base di valori così allarmanti. «Non prendendo in considerazione il fattore traffico vista la quantità superiore di auto e la presenza di Colacem, -concludono- ma con biossido di azoto più elevati è palese che i valori magliesi sono causati da un'attività altamente inquinante che opera in zona. È inutile continuare a parlare di riscaldamento o di roghi dei cittadini». In particolare a Maglie sono stati 75 i giorni di sforamento oltre il limite Oms per il biossido d'azoto, contro i 50 nella centralina a Galatina e i 26 nella zona Colacem.
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