Parcheggio per mezzi pesanti e discarica tra gli ulivi secolari: denunciato il proprietario

I mezzi parcheggiati tra gli ulivi a Monopoli
I mezzi parcheggiati tra gli ulivi a Monopoli
2 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Settembre 2023, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 10:51

Un parcheggio per mezzi pesanti, del tutto abusivo e ben nascosto tra gli ulivi monumentali: i finanzieri della Compagnia di Monopoli, hanno individuato il piazzale di sosta realizzato su un terreno di circa 4.500 metri quadri, sottoposto a vincoli paesaggistici, nel territorio di Monopoli. Al momento del blitz c'erano ben 15 mezzi pesanti, che sono stati sgomberati. Denunciato il proprietario del fondo.

 

Area di parcheggio ricavta in un uliveto

L’area adibita a parcheggio è stata ricavata trasformando e livellando il suolo attraverso l’interramento di materiale inerte e rifiuti da costruzioni. Sul posto sono stati rinvenuti, inoltre, ulteriori rifiuti provenienti da demolizione, in parte combusti, posti direttamente a contatto con il terreno, privi di idonea copertura e senza adottare alcuna precauzione atta ad evitare l’infiltrazione nel sottosuolo, con possibile grave pregiudizio per l’ambiente.

Tra questi, anche una cisterna metallica da 32.000 litri, con coibentazione gravemente danneggiata e un auto-rimorchio privo di ogni riferimento e/o numero di telaio.

L’attività posta in essere dai finanzieri di Monopoli ha consentito di ripristinare lo stato dei luoghi - con lo sgombero di 15 rimorchi presenti – consistente in un’area classificata quale ulivetom tutelata da un ulteriore vincolo paesaggistico, per la presenza di numerosi ulivi monumentali, patrimonio culturale e naturale della Regione Puglia. 

Denunciato all’Autorità Giudiziaria il proprietario del fondo per attività di gestione rifiuti non autorizzata, smaltimento illecito mediante combustione e ricettazione, condotte perpetrate in zona sottoposta a vincolo paesaggistico (si tratta di accertamenti attualmente nella fase delle indagini preliminari, che necessitano, pertanto, della successiva verifica processuale in contraddittorio con la difesa).

© RIPRODUZIONE RISERVATA