Baby gang, aggressioni e rapine. Incontro tra Decaro e le mamme

Baby gang, aggressioni e rapine. Incontro tra Decaro e le mamme
di Elga MONTANI
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Venerdì 23 Giugno 2023, 05:00

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha dato la sua disponibilità ad un incontro con genitori del gruppo “BulliStop vivere Bari senza paura”, durante il quale discutere della situazione relativa alle baby gang. Alba Nardone, anima del gruppo stesso, in seguito all’ennesimo episodio, una aggressione avvenuta sul lungomare la sera di martedì, ha pubblicamente chiesto un incontro al primo cittadino e al prefetto. «Alla luce di questo ennesimo e grave episodio, credo sia necessario prendere un’immediata posizione in difesa dei ragazzi – aveva scritto Nardone via social -. Urge incontro con il prefetto e con il sindaco. Sto formando una piccola delegazione, dobbiamo avere il coraggio di affrontare di petto la questione per il bene dei nostri figli». E Decaro ha risposto presente all’appello, anche se al momento a causa dei diversi impegni non è ancora stata stabilita una data. 


D’altronde, il sindaco si è sempre dimostrato sensibile all’argomento e anche lo scorso anno, quando le aggressioni erano diventate continue, soprattutto nella zona del parco Due Giugno, non si era tirato indietro e aveva discusso con i genitori delle possibili azioni da mettere in campo, insieme alla prefettura, per far in modo che questi episodi venissero arginati.

Come sottolineato dalla stessa Nardone sulle pagine del Quotidiano solo pochi giorni fa: «Ho una grande fiducia nelle istituzioni. Quando abbiamo incontrato sia il prefetto Bellomo che il sindaco Decaro qualche tempo fa siamo stati ascoltati, abbiamo ottenuto quello che abbiamo chiesto e i risultati ci sono stati». 

Quattro casi in otto giorni


La speranza è che anche per questi fenomeni che si stanno verificando in questo periodo in centro, incontrarsi e discutere possa servire in qualche modo ad evitare che continuino le aggressioni. Solo negli ultimi otto giorni sono stati quattro i casi, a partire dal dodicenne aggredito senza alcun motivo da una baby gang fatta di giovanissimi mentre si trovava sulla zona della muraglia e salvato provvidenzialmente dall’intervento di una coppia dopo essere scappato; passando per l’aggressione ai danni dell’attore Dante Marmone, minacciato pesantemente dopo aver reagito ad una prepotenza da parte di un gruppo di ragazzi più grandi sempre nella zona della città vecchia. Fino ai due giovani aggrediti in corso Cavour, provvidenzialmente salvati dall’arrivo di due agenti della polizia locale, sino all’episodio dei due quindicenni di cui dicevamo in apertura. Ormai si è tornati a parlare quasi di un episodio al giorno e la questione sta diventando davvero seria. Se fino allo scorso anno, inoltre, si andava cauti a parlare di baby gang, ormai questo termine sembra essere stato sdoganato, considerando che lo stesso procuratore dei minori ha dichiarato che dalle indagini, ancora in corso, è emersa la presenza sul territorio di almeno due piccoli gruppi criminali che hanno le caratteristiche proprie di quelle che tutti noi siamo ormai abituati a definire baby gang. Ciò che preoccupa è che questi gruppi potrebbero anche essere legati ai clan, come dichiarato dalla stessa Nardone e come confermato anche dal sociologo Leonardo Palmisano. 


«Dentro i quartieri - ha spiegato Palmisano - che hanno partorito e sono stati utero delle mafie tradizionali, questa forma anche modernissima di gangsterismo difficilmente può esserne completamente sganciata e sicuramente non può rivaleggiare con i clan». Una situazione, quindi, molto complessa e difficile da risolvere. Nei prossimi giorni, in seguito all’incontro tra genitori e sindaco, si vedrà in che modo si deciderà di agire e se sia possibile fare più di quanto non si sta già facendo.

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