La forza delle donne al servizio della solidarietà: “Amiche per Taranto” in campo per gli ospedali

La forza delle donne al servizio della solidarietà: “Amiche per Taranto” in campo per gli ospedali
di Francesca RANA
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Venerdì 3 Aprile 2020, 10:01
Sei amiche, ognuna con il proprio vissuto, impegno sociale e competenze, si sono unite ed hanno lanciato la raccolta fondi “Covid 19, diamo respiro alla sanità tarantina” sul portale di gofundme.com, promossa attraverso la pagina Facebook omonima. Il primo obiettivo sarà arrivare a 15.000 euro, gestiranno direttamente la somma ed individueranno le reali necessità emerse, passo dopo passo, innanzitutto all'Ospedale San Giuseppe Moscati, hub Covid-19 di riferimento a Taranto e provincia sulla malattia correlata al nuovo 
coronavirus Sars Cov 2.

Ieri mattina, risultavano 155 donazioni individuali ed avevano già ricevuto 12.491 euro. Sono quasi al traguardo e sperano di coinvolgere tante persone, cittadini o associazioni, attraverso il passaparola reale e virtuale, spiega Paola Troise Mangoni, fra le ideatrici di “Amiche per Taranto”, team solidale: «Siamo amiche vogliamo smuovere l'animo di tutti. Il territorio ha bisogno di questo. Abbiamo pensato di metterci insieme e coinvolgere quanta più gente possibile. Ci siamo dette “partiamo” con la raccolta fondi». In precedenti occasioni, avevano già avuto contatti con Michele Cacciapaglia, direttore di Anestesia e Rianimazione all'Asl di Taranto, ed hanno chiesto, a lui ed a tutti i primari di reparto in prima linea, quali fossero gli effettivi bisogni urgenti: «La finalità è l'aiuto alla sanità tarantina. I beneficiari materiali, autorizzati a prelevare i soldi, saremo noi organizzatrici. Li utilizzeremo ed investiremo nelle ditte specializzate nel materiale sanitario. Se la raccolta dovesse andare bene, potremmo proseguire e pensare di aiutare le famiglie povere in questo periodo di crisi».

Inizialmente, avevano pensato ai respiratori, destinati a reparti o a cure domiciliari (tra 6000 e 25.000 di spesa), dopo è stato richiesto di concentrarsi sui dpi, dispositivi di protezione individuale: mascherine, chirurgiche, ffp2, ffp3, occhiali, tute, guanti, etc. Intorno al suo spunto, si sono unite, una dopo l'altra, Stefania Baldassari, Gabriella Ressa, Viviana Lattarulo Pizzuti, Maria Rosaria Suma con funzioni di social media manager nella gestione tecnica di raccolta fondi e social network e, successivamente, Doriana Morelli: «Ognuna di noi - prosegue - fa parte di una forza motrice iniziale, un effetto domino a una lunga ondata, e coinvolgerà le sue conoscenze e tutti i contatti possibili». Accetteranno sulla pagina Facebook consigli e suggerimenti di ogni tipo e, siccome riceveranno direttamente i fondi, potranno subito investirli senza gli iter burocratici tipici di un ente, sulla scia di un rapporto di fiducia di singole amiche, rappresentanti di esperienze varie nella comunità tarantina.

Già in queste ore potrebbero iniziare a fare acquisti, chiudere o proseguire la raccolta, in base alla risposta territoriale. L'aiuto di chiunque, ha sottolineato più volte, avrà lo stesso valore, estremamente importante: «Farò un giro di telefonate ai rivenditori di materiale sanitario e chiederò i loro tempi. Tu, donante - spiega riguardo alle procedure ospedaliere - devi compilare un modulo di donazione e l'ospedale deve accettare. Abbiamo già i moduli». Erano cinque, sono diventate sei, ed aspettano altri amici, alla pari, tutti con la speranza e la voglia di aiutare il reparto di Terapia Intensiva, i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, ad attrezzarsi e prepararsi a fronteggiare nella loro città, Taranto, l'emergenza sanitaria legata sia alla pandemia , sia alla crisi sociale inevitabilmente conseguenziale.
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