Stati generali della cultura, Taranto e Matera si alleano

Stati generali della cultura, Taranto e Matera si alleano
di Raffaele CONTE
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Martedì 12 Aprile 2016, 11:12
Giovedì, a Palagianello, Gli stati generali del patrimonio culturale jonico e lucano. Un appuntamento sia di taglio politico sia tecnico-professionale, teso a creare forme di coordinamento e azioni comuni per rinsaldare il fronte della cultura e renderlo percepibile come soggetto unitario. L’incontro servirà per la presentazione del progetto “Le vie di Guidone”, monaco e geografo che per primo percorse questa zona nell'anno 1119, annotandone il tracciato nei suoi ‘Geographica’. Promotori sono i 13 club Lions gemellati delle due regioni. Aderiscono attivamente anche i singoli Comuni di Matera e Taranto, rispettivamente rappresentati dai sindaci Raffaello De Ruggieri e Ippazio Stefano, nonché il Gal “Terre Joniche”, l’Università della Basilicata, in specie con la scuola di specializzazione in archeologia di Matera, diretta da Francesca Sogliani. L’auspicio e che vi sia risposta positiva anche da parte di Eva Degl’Innocenti, direttrice del Museo nazionale archeologico di Taranto: Marta. Dopo l’incontro di Palagianello, sarà la volta di un convegno da tenersi a Ginosa. Va subito detto che l’idea de Le vie di Guidone, è del presidente del Lions club Le Gravine di Ginosa, l’archeologo Giambattista Sassi. Spiega: «Ricalcherà in parte l'antico percorso dell'Appia, in altra, come nel medioevo, si adatterà alla rete dei villaggi rupestri e dei Casali. La creazione di questo itinerario andrà ad arricchire l'offerta turistica dei nostri territori attraendo soprattutto gli appassionati del turismo lento, fatto di percorsi naturali, strade sterrate e tratturi. Questo, consentirà di unire i due forti attrattori di Matera, Capitale della Cultura per il 2019, e Taranto, Capitale della Magna Grecia. Dovrà essere evitato, però, che i comuni compresi nel tracciato diventino marginali. Al contrario, gravine e rupi dovranno costituire elementi fondamentali, assieme alla rete dei musei civici e alle comunità locali che potranno fare sistema tra loro. Sarà un lavoro di squadra - aggiunge Sassi - tra amici Lions, amministrazioni pubbliche, musei civici, gestori di servizi turistici e tutti quegli operatori del settore che lungo questo percorso possono offrire ricettività. Non va sotteso che l’itinerario, se fatto a piedi, avrà la durata di più giorni, consentirà di accreditare i comuni nella rete delle viandanze e del trekking culturale».
Biblioteche, archivi, musei, gravine, habitat rupestre, parchi archeologici costituiscono un’infrastruttura della conoscenza che raccoglie, organizza e rende disponibili le opere d’arte, le testimonianze, i prodotti della creatività e dell’ingegno, i documenti. Forniscono accesso a una pluralità di saperi e di informazioni, agevolando l’attività dei ricercatori e degli studiosi, la tutela e la memoria culturale. Ecco perché Le vie di Guidone, come quelle dell’acqua, stimolano l’agire in rete, a costruire sistemi territoriali e nazionali in cui ogni componente operi in base a criteri di funzionalità, autonomia e complementarietà in un quadro programmatico coordinato e innovativo. Il turismo lento, poi, è un modo di viaggiare diverso dal solito: è una nuova visione di intendere la vacanza motivata dalla ricerca di autenticità, di un’esperienza vera, di scoperta del “Genius Loci” e delle bellezze, culture e tradizioni locali. È turismo di grande qualità. Si viaggia con mezzi di trasporto pubblico, bicicletta, a piedi, a cavallo. Si soggiorna in bed and breakfast, masserie, fattorie didattiche o alberghi diffusi. Quindi, il “turismo lento” equivale alla compatibilità con il territorio ed è accessibile a tutti. Una nuova visione del sistema di offerta turistica e culturale per migliorare qualitativamente l’attuale modo di visitare e comprendere i patrimoni locali jonico e lucano.
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