Sequestrati oltre 190 chili di cozze coltivate illegalmente: denunciato un uomo di 48 anni

Sequestrati oltre 190 chili di cozze coltivate illegalmente: denunciato un uomo di 48 anni
Sequestrati oltre 190 chili di cozze coltivate illegalmente: denunciato un uomo di 48 anni
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Lunedì 28 Agosto 2023, 16:09 - Ultimo aggiornamento: 16:32

Oltre 190 chili di cozze nere destinate alla vendita sono stati sequestrati a Taranto. Continua il monitoraggio delle rive del fiume Galeso da parte della Polizia di Stato per contrastare la criminale attività di vendita illegale di mitili, potenzialmente nocivi per la salute dell’uomo e destinati alla tavole dei cittadini.

Lo scorso fine settimana gli investigatori del Commissariato Borgo hanno segnalato alla Autorità Giudiziaria competente un uomo, perché presunto responsabile del reato di commercio di sostanze alimentari nocive ed in cattivo stato di conservazione.

Il sequestro

Il 48enne di Taranto è stato colto dai poliziotti del Commissariato Borgo, nella circostanza accompagnati da personale dell’Asl di Taranto per specifici servizi, nel momento in cui prelevava diversi sacchi in rete contenenti cozze nere, da un’imbarcazione ormeggiata in una località della costa del primo seno del Mar Piccolo (ove, ribadiamo, vige il divieto assoluto di prelievo e commercializzazione di mitili in quanto area altamente inquinata da sostanze notoriamente cancerogene).

Lo stesso, dopo aver sistemato i mitili nel portabagagli della propria autovettura parcheggiata nelle vicinanze, li ha trasportati in un locale poco distante, in cui è stata accertata la commercializzazione delle cozze. All’interno di celle frigorifero posizionate nel predetto locale, sono stati rinvenuti oltre 190 kg di cozze nere, di cui alcune già sgusciate, prive di documentazione che ne attestasse la provenienza e pertanto, sequestrati e distrutti.

Sono in corso accertamenti sul locale finalizzati a verificare le autorizzazioni necessarie per il commercio del materiale sequestrato. Il 48enne è stato denunciato anche perché presunto responsabile del reato di oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale, in quanto nelle fasi del controllo ha aggredito gli agenti verbalmente e fisicamente.

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