Il Comune vieta i social ai dipendenti: «Astenersi da qualsiasi commento»

Il nuovo Codice di Comportamento allo studio dell'amministrazione di Manduria

Il Comune vieta i social ai dipendenti: «Astenersi da qualsiasi commento»
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Settembre 2023, 20:00

L’amministrazione comunale di Manduria blinda le comunicazioni con l’esterno dei propri dipendenti vietando interviste, dichiarazioni o giudizi sulla pubblica attività dell’ente. 
Il divieto è contenuto, tra tanti altri, nella stesura preliminare del nuovo Codice di comportamento dei dipendenti approvato con delibera di giunta e sottoposto al vaglio di tutti gli interessati, sia interni che esterni che potranno presentare osservazioni o proposte utili al codice definitivo da portare in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva. 

Il regolamento

Composto da 22 articoli, il nuovo regolamento sul decoro dei dipendenti dedica tre corposi capitoli all’utilizzo delle tecnologie informatiche, dei mezzi d’informazione e dei social network e social media. 
Il comma uno dell’articolo 14 rende impossibile esprimere critiche o semplicemente informare l’opinione pubblica su argomenti istituzionali anche se di interesse diffuso. «I rapporti con i mezzi di informazione, sugli argomenti istituzionali, sono permessi ai soggetti istituzionalmente individuati, nonché ai dipendenti espressamente incaricati», recita l’articolo che tiene alla larga i giornalisti i quali si dovranno accontentare dei comunicati ufficiali dell’ufficio di staff del sindaco o da soggetti appositamente incaricati. Ogni informazione deve passare attraverso il filtro del sindaco o di suoi incaricati.
«Fatti salvi i principi costituzionali posti a tutela della libertà di espressione – prosegue la norma -, i dipendenti, prima di rilasciare interviste, dichiarazioni o giudizi di valore su attività dell’Amministrazione rivolti alla generalità dei cittadini, ne danno preventiva informazione al responsabile della struttura di appartenenza». 
Bocche cucite, in questo caso tastiera bloccata, anche per quanto riguarda i social network e le chat. «Nell’utilizzo di mezzi di informazione, social network e social media – sancisce il codice - il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’Amministrazione Comunale o della Pubblica Amministrazione in generale».

I divieti ulteriori

Il rispetto degli obblighi non riguarda solo l’orario di servizio, ma l'intero arco della giornata. In ogni momento quindi il dipendente comunale deve rispettare un comportamento esemplare e privo di critiche nei confronti dell’amministrazione. «Il dipendente – quindi - si astiene dal diffondere con qualunque mezzo, compresi social network, social media, blog o forum e qualsivoglia piattaforma digitale, commenti o informazioni, compresi foto, video, audio, che possano ledere l’immagine dell’Amministrazione e dei suoi rappresentanti, l’onorabilità di colleghi, nonché la riservatezza o la dignità persone». 
Vietato partecipare a dibattiti in rete che siano nocivi per l’ente.

Infatti, «nell’utilizzo di mezzi di informazione, social network e social media il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’Amministrazione Comunale o della Pubblica Amministrazione in generale». Impossibile anche condividere commenti sconvenienti pubblicati da altri utenti del mondo social. «Al fine del rispetto delle prescrizioni del presente articolo – precisa lo stesso comma dell’articolo 14 -, si intendono come equivalenti anche tutte le azioni di condivisione o interazione con terzi». Simile al precedente regolamento il resto degli articoli che sono stati adeguati al più recente decreto ministeriale. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA