Comune, valzer di dipendenti negli uffici: il presidente del Consiglio Bitetti allerta la Prefettura

Comune, valzer di dipendenti negli uffici: il presidente del Consiglio Bitetti allerta la Prefettura
di Paola CASELLA
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Lunedì 4 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:54

A Palazzo di Città i giri di valzer che da qualche tempo vedono protagonisti i dipendenti comunali rischiano di impantanare la macchina amministrativa, mettendo a rischio persino la convocazione delle prossime sedute del consiglio comunale, le cui date sono state già stabilite, a partire dalla prossima settimana. 

L'iniziativa

Qualche giorno fa in un’intervista l’assessore al Personale Michele Mazzariello, dopo la denuncia della Cisl Fp e dell’Usb Pubblico impiego a tutela del personale, disse che si tratta solo di «strumentalizzazioni». Il caso, tuttavia, sembra tutt’altro che chiuso. 
Nei giorni scorsi, infatti, i gruppi consiliari hanno ricevuto, per conoscenza, copia di alcune lettere, inviate per posta elettronica certificata, dal presidente del consiglio comunale Piero Bitetti in cui - informando per conoscenza il sindaco Rinaldo Melucci e l’assessore Michele Mazzariello - si chiede al segretario generale dell’ente Antonello Langiu e al dirigente alle Risorse umane Stefano Lanza di assicurare in tempi brevissimi l’indispensabile supporto giuridico-amministrativo, fini del regolare funzionamento dei servizi della presidenza, del consiglio e delle commissioni.
Sulla ratio di questa iniziativa, doveroso quindi ascoltare direttamente il presidente Bitetti per domandargli se anche il suo ufficio sia stato coinvolto nello spostamento di dipendenti. «Vedo che siete ben informati...Sì, - conferma - una unità è stata trasferita il 22 febbraio scorso, l’altra il 27». 
Alla domanda su quanti dipendenti possono supportarlo ora nelle attività di carattere amministrativo a servizio della presidenza, del consiglio e delle commissioni Bitetti risponde: «In questo momento sono solo, non c’è alcun dipendente. Il presidente del consiglio comunale è un organo politico e, naturalmente, non può per legge interferire negli aspetti amministrativi». 
Da qui, dunque, il rischio che, se non si fa presto a dotare l’ufficio della presidenza delle indispensabili figure amministrative, possa essere compromessa non solo l’efficienza e l’efficacia della macchina amministrativa, ma anche il regolare funzionamento degli organi titolari della funzione politica.
«La conferenza dei capigruppo - ricorda il presidente del consiglio - ha stabilito che le sedute consiliari si terranno l’11, il 13 ed il 18 marzo prossimi. Tenendo conto del fatto che la convocazione del consiglio deve avvenire 5 giorni prima dello svolgimento dei lavori dell’aula, mi sono reso conto che siamo sul filo di lana e che sarebbe stato utile sollecitare l’arrivo in ufficio delle figure amministrative necessarie alla convocazione dell’assemblea. Per questo ho allertato gli organi preposti. Trovandosi l’ente in una fase di riorganizzazione del personale, penso che sia solo questione di ore per la sostituzione delle due unità ora mancanti». 
A proposito del ventilato carattere “punitivo” dei trasferimenti, ipotizzato da Usb Pubblico impiego, Bitetti commenta: «Non posso immaginare che possa accadere qualcosa di questi tipo. Del resto, lo stesso assessore Mazzariello ha dichiarato che sarebbe incostituzionale. Voglio piuttosto pensare che sia in corso una riorganizzazione degli uffici, sulla base delle priorità, anche perché i dipendenti comunali svolgono la propria attività al servizio dell’ente e non hanno certamente un ruolo di segreteria politica di questo o quel politico. Poi è naturale che lavorando per tanto tempo nello stesso ufficio ci siano rapporti umani, come è normale e giusto che sia. Colgo l’occasione per lodare l’impegno dell’intero personale del Comune che opera con assoluta dedizione. Alle volte mi è capitato di vedere dipendenti restare in ufficio, oltre l’orario di servizio, senza che l’attività aggiuntiva venisse pagata come straordinario. Questo accade perché siamo in presenza di professionisti di alto profilo al servizio della pubblica amministrazione che in maniera responsabile vogliono assicurare il buon funzionamento della macchina amministrativa, considerato anche il numero esiguo di dipendenti, a causa alle risorse messe in bilancio».
Cosa accadrebbe se nelle prossime ore non fosse assicurato il supporto giuridico-amministrativo all’ufficio di presidenza? «Sarebbe una decisione fuori dal Comune... La norma prevede che un dirigente, coadiuvato da personale dell’ente, assicuri il necessario supporto giuridico-amministrativo. Se non dovesse accadere informerei la Prefettura».

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