Il commissario dei Giochi del Mediterraneo di Taranto e presidente del comitato direttivo, Massimo Ferrarese, ha avuto un confronto con i ministri Fitto (Affari europei, Sud e Coesione), Abodi (Sport) e il presidente del Coni, Malagò, a proposito della richiesta economica avanzata dal direttore generale, Carlo Molfetta, 39enne, di Mesagne, taekwondoka e ora dirigente sportivo, per assolvere all’incarico assunto poco prima di Natale.
La richiesta
La richiesta fatta da Molfetta sarebbe pari a 200mila euro lordi annui, più benefit, che vengono valutati in circa altri 40mila annui.
La risposta dei ministri
Ma anche il confronto di Ferrarese con Fitto, Abodi e Malagò, non ha indicato una soluzione al problema che, a stretto giro, dovrà comunque essere definito. I ministri avrebbero dato a Ferrarese il compito di decidere al meglio e di formulare la proposta economica a Molfetta per l’incarico di dg. E le strade che Ferrarese potrebbe percorrere sarebbero o il ridimensionamento del quantum, scendendo quindi come cifra, o l’inserimento nella somma da erogare di una parte legata a obiettivi da raggiungere, parte che adesso non ci sarebbe.
Nella rimodulazione, in sostanza, si seguirebbe lo schema che vige per Ferrarese che per il suo incarico di commissario di Governo (nulla è invece previsto per quello di presidente del comitato direttivo) ha una parte fissa annua, sarebbero 50mila lordi, più un’altra di pari importo connessa a obiettivi. E al momento Ferrarese dell’indennità commissariale non ha preso ancora nulla pur essendo in carica da giugno 2023.
Il commissario, dunque, lavorerà sulla nuova proposta economica da formulare a Molfetta che poi, nella prossima riunione, il comitato direttivo discuterà e ufficializzerà. Non c’è ancora una data di convocazione del comitato. Doveva riunirsi giorni fa ma la riunione è saltata. Si attende che Roma nomini i revisori dei conti del comitato e intenzione di Ferrarese sarebbe quella di far partecipare alla seduta che si occuperà del dg Molfetta anche il presidente dei revisori.
Il plafond di spesa
Le indennità per dg e commissario sono finanziate da una provvista di circa 2,5 milioni di euro che il Coni ha assegnato al precedente comitato. Non viene nulla dai 150 milioni deliberati, che invece servono a costruire gli impianti sportivi inseriti nel nuovo master plan. Per le spese future legate a queste due funzioni, si userà invece una quota degli ulteriori 125 milioni che il Governo ha fatto inserire nella legge di Bilancio 2024 e che saranno erogati attraverso tre tranche, da quest’anno al 2026. E sarà in sede locale che si indicherà al Governo quanto mettere a riserva per queste spese.
Il confronto di Ferrarese con i ministri ha riguardato anche i decreti per gli impianti che vengono dati in arrivo tutti insieme. Con i decreti, il commissario potrà fare gli accordi con i Comuni per pagare e dare l’anticipo sulle opere. Ciascun opera, anche le piccole, avranno i decreti che riguarderanno tutti i Comuni.