Giochi, il caso dello stipendio del direttore generale. Ferrarese proporrà un taglio del compenso a Molfetta

Da sinistra Massimo Ferrarese e Carlo Molfetta
Da sinistra Massimo Ferrarese e Carlo Molfetta
di Domenico PALMIOTTI
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:44

Il commissario dei Giochi del Mediterraneo di Taranto e presidente del comitato direttivo, Massimo Ferrarese, ha avuto un confronto con i ministri Fitto (Affari europei, Sud e Coesione), Abodi (Sport) e il presidente del Coni, Malagò, a proposito della richiesta economica avanzata dal direttore generale, Carlo Molfetta, 39enne, di Mesagne, taekwondoka e ora dirigente sportivo, per assolvere all’incarico assunto poco prima di Natale.

La richiesta

La richiesta fatta da Molfetta sarebbe pari a 200mila euro lordi annui, più benefit, che vengono valutati in circa altri 40mila annui.

Su questa richiesta, il comitato, pur avendone discusso tre volte, ha preso tempo e non ha dato alcun via libera in quanto la ritiene eccessiva. Anche perché Molfetta, pur essendo adesso un dirigente sportivo, non vanterebbe una robusta esperienza in materia di organizzazione di grandi eventi e i Giochi lo sono, visto che nel 2026 porteranno a Taranto circa 4mila atleti da 26 Paesi. 

La risposta dei ministri


Ma anche il confronto di Ferrarese con Fitto, Abodi e Malagò, non ha indicato una soluzione al problema che, a stretto giro, dovrà comunque essere definito. I ministri avrebbero dato a Ferrarese il compito di decidere al meglio e di formulare la proposta economica a Molfetta per l’incarico di dg. E le strade che Ferrarese potrebbe percorrere sarebbero o il ridimensionamento del quantum, scendendo quindi come cifra, o l’inserimento nella somma da erogare di una parte legata a obiettivi da raggiungere, parte che adesso non ci sarebbe. 
Nella rimodulazione, in sostanza, si seguirebbe lo schema che vige per Ferrarese che per il suo incarico di commissario di Governo (nulla è invece previsto per quello di presidente del comitato direttivo) ha una parte fissa annua, sarebbero 50mila lordi, più un’altra di pari importo connessa a obiettivi. E al momento Ferrarese dell’indennità commissariale non ha preso ancora nulla pur essendo in carica da giugno 2023.
Il commissario, dunque, lavorerà sulla nuova proposta economica da formulare a Molfetta che poi, nella prossima riunione, il comitato direttivo discuterà e ufficializzerà. Non c’è ancora una data di convocazione del comitato. Doveva riunirsi giorni fa ma la riunione è saltata. Si attende che Roma nomini i revisori dei conti del comitato e intenzione di Ferrarese sarebbe quella di far partecipare alla seduta che si occuperà del dg Molfetta anche il presidente dei revisori. 

Il plafond di spesa


Le indennità per dg e commissario sono finanziate da una provvista di circa 2,5 milioni di euro che il Coni ha assegnato al precedente comitato. Non viene nulla dai 150 milioni deliberati, che invece servono a costruire gli impianti sportivi inseriti nel nuovo master plan. Per le spese future legate a queste due funzioni, si userà invece una quota degli ulteriori 125 milioni che il Governo ha fatto inserire nella legge di Bilancio 2024 e che saranno erogati attraverso tre tranche, da quest’anno al 2026. E sarà in sede locale che si indicherà al Governo quanto mettere a riserva per queste spese. 
Il confronto di Ferrarese con i ministri ha riguardato anche i decreti per gli impianti che vengono dati in arrivo tutti insieme. Con i decreti, il commissario potrà fare gli accordi con i Comuni per pagare e dare l’anticipo sulle opere. Ciascun opera, anche le piccole, avranno i decreti che riguarderanno tutti i Comuni. 

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