Giochi del Mediterraneo: sopralluogo al Magna Grecia, servono 5 milioni

Giochi del Mediterraneo: sopralluogo al Magna Grecia, servono 5 milioni
di Domenico PALMIOTTI
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Giovedì 21 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 07:21

Piace l’idea di ristrutturare il complesso Magna Grecia a Taranto per farne il polo del tennis dei Giochi del Mediterraneo del 2026. Ma Taranto dovrà anche mettere a disposizione un’altra area per il tennis in modo da avere tra questa e il Magna Grecia, la disponibilità complessiva di 12 campi, cioè quanti ne richiede l’organizzazione dei Giochi.

La ricognizione

È quanto venuto fuori dal sopralluogo alla struttura che ieri mattina ha effettuato il commissario dei Giochi, Massimo Ferrarese, insieme ai tecnici. Non solo al Magna Grecia sono andati Ferrarese e i tecnici, ma anche nel rione Salinella, per vedere gli spazi utilizzabili, alla Saram dell’Aeronautica Militare e infine, nel pomeriggio, focus a Castellaneta. Prossimo impegno il ciclismo, per il quale c’è da allestire un percorso di 150 chilometri tra le province di Taranto, Brindisi e Bari che toccherà il cuore della Valle d’Itria, con partenza e arrivo a Taranto.
Sulle risorse che serviranno, le visite effettuate ieri hanno confermato che si è nell’ordine di 7-8 milioni per gli interventi relativi al tennis, al pattinaggio, allo skatepark e alla ristrutturazione dell’hangar della Saram. Da valutare, invece, i costi per l’equitazione a Castellaneta e per il percorso del ciclismo, che deve essere ancora individuato e pianificato. Il punto, tuttavia, non sono le risorse, quanto la loro effettiva, concreta disponibilità. Oggi il budget totale è di 275 milioni, tra 150 del primo stanziamento (2022) e 125 del secondo (legge di Bilancio 2024). Relativamente a 27 impianti, Ferrarese ha già fatto richieste per 167 milioni, già inseriti nel decreto che era all’ultima firma, quella del ministro Giancarlo Giorgetti (Economia), quando è intervenuta la sentenza della Corte Costituzionale che obbliga il Governo, attraverso un’intesa, a coinvolgere nella procedura la Regione Puglia. Discorso, questo, tutto aperto. Inoltre, altri 30 milioni andrebbero via per l’organizzazione dei Giochi e quindi residuerebbero 78-80 milioni con cui coprire i maggiori costi di alcuni interventi a Taranto (stadio e PalaRicciardi anzitutto), recuperare e finanziare quello che non è entrato nel primo master plan e inserire infine i nuovi interventi.
Per il pattinaggio, lo skatepark e gli altri campi da tennis, si deve decidere se scegliere un terreno vicino allo Iacovone, oppure al PalaRicciardi, o tra entrambi gli impianti. C’è un problema preliminare. L’area attigua al PalaRicciardi non si presterebbe per una questione idrogeologica emersa proprio ieri mattina, anche se è più grande come estensione. Serve infatti uno spazio ampio - almeno ventimila metri quadrati - perché oltre a metterci pattinaggio e skatepark, bisogna costruire anche gli altri quattro campi da tennis, più spogliatoi e servizi. Il Magna Grecia, infatti, può ospitare solo otto campi. Inizialmente si era pensato di allocare gli altri a Castellaneta, ma il comitato internazionale non accetta l’idea di averne otto a Taranto e il resto a trenta chilometri di distanza. Se Taranto, come vuole il commissario, sarà la città che ospiterà il tennis, i dodici campi richiesti devono essere tutti a Taranto, ecco perché serve un’area non distante dal Magna Grecia. Uno dei dodici, sarà il campo centrale per le partite più importanti e avrà le tribune. 
Il Magna Grecia è tutto completamente da rifare - è emerso ieri - e quindi Taranto dovrebbe utilizzare i fondi dei Giochi per avere qui un centro di alto livello per il tennis. Stimato per il Magna Grecia, chiuso da molti anni, un costo non inferiore a cinque milioni. Per la Saram, invece, in un hangar da ristrutturare sarebbero realizzati quattro campi per gli allenamenti, mentre all’esterno verrebbero montate le tribune con 1.500 posti per assistere alle gare di canottaggio in Mar Piccolo, visto che il centro degli sport nautici sarà ubicato nell’ex stazione torpediniere e che il corridoio per il canottaggio sarà proprio davanti alla Saram. Gli allenamenti nell’hangar, che è molto grande e alto, sarebbero fatti mattina, pomeriggio e sera e riguarderebbero pallavolo, pallamano e arti marziali. 
Per Castellaneta, invece, c’è stato un confronto col sindaco Gianni Di Pippa e i dirigenti comunali per vedere come realizzare un centro di equitazione nella struttura già esistente.

Come per Castellaneta, anche la spesa per il ciclismo è da valutare. Bisogna stabilire il percorso per poi individuare con le tre province sia le strade che gli interventi e l’investimento da farsi. Un primo confronto con le province di Taranto, Brindisi e Bari dovrebbe svolgersi già nella prossima settimana.

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