Il cimitero scoppia, sepolture a rischio

Il cimitero scoppia, sepolture a rischio
di Gianluca CERESIO
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Lunedì 13 Giugno 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:30

Si potrebbe anche dire: a Manduria vietato morire. Il fatto è che il cimitero comunale non ce la fa più: spazi sempre più ristretti e sepolture a rischio, traslazioni in colombaie in ritardo e progetti per sepolcri privati ancora bloccati.

La vicenda

Questa situazione è stata più volte segnalata da diversi cittadini che oggi chiedono al sindaco Gregorio Pecoraro di voler effettuare le dovute verifiche. Il primo dei problemi di cui viene chiesta la soluzione immediata riguarda la carenza di spazio per le sepolture. Infatti se non si provvede alle esumazioni, operazione questa interrotta da alcuni anni, ci si troverà a brevissimo a non poter effettuare le sepolture. Inoltre, se si continua a temporeggiare c’è il serio rischio di essere costretti a effettuare le sepolture in altri comuni. Quindi urge l'ampliamento del cimitero e il sindaco viene invitato a riconsiderare la proposta (rimasta da tempo in sospeso) di alcuni privati cittadini disposti a donare al comune dei terreni, attigui al cimitero. Sulla questione interviene Pecoraro, il quale ribadisce di essere già da tempo a conoscenza delle buone intenzioni espresse da alcuni proprietari di terreni confinanti disponibili alla cessione degli stessi al comune, ma «è chiaro – aggiunge - che sulla base delle normative iniziative e progetti del genere debbano passare attraverso il Pug (Piano urbanistico generale) la cui adozione è ancora oggetto di verifica, anche se la decisione definitiva avverrà entro il 22 giugno, dopodiché si potrà ridiscutere la questione della donazione dei terreni. Devo comunque sottolineare che stiamo vagliando, non soltanto questa ma anche altre soluzioni al fine di risolvere sia la questione dello spazio, sia altri problemi noti».


Ebbene, proprio tra gli altri problemi noti spicca quello non meno importante delle traslazioni nella nuova colombaia dei defunti che erano stati collocati in via provvisoria nelle cappelle di familiari e amici, malgrado siano state versate alle casse comunali le somme dovute.

Un altro particolare che viene sottoposto all’attenzione del primo cittadino riguarda i progetti per la costruzione di sepolcri privati che restano bloccati. Infatti i suoli erano stati prima assegnati e in seguito revocati. Ad onor del vero, la revoca avvenne poiché nessun cantiere era stato avviato sebbene l’Ufficio Tecnico comunale avesse reso noti tramite il proprio dirigente i termini entro i quali gli interessati alla costruzione di sepolcri o cappelle nel cimitero comunale avrebbero dovuto iniziare i lavori, pena la perdita del diritto. Infatti, a decorrere dalla data in cui venne concessa l’autorizzazione a costruire, i lavori di costruzione dei sepolcri privati si sarebbero dovuti effettuare entro e non oltre un anno. Di conseguenza, il provvedimento di revoca venne adottato, anche se fu poi rivisto e annullato in seguito dalla ex amministrazione commissariale. Anche su questo problema dei sepolcri privati viene richiamata l’attenzione del sindaco affinché rispolveri quei progetti latenti.

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