Chirurgia: a Taranto consegnato il robot “da Vinci” per operazioni mininvasive

Si sostituisce alle mani del medico: grandi i benefici per i pazienti

Chirurgia: a Taranto consegnato il robot “da Vinci” per operazioni mininvasive
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Venerdì 29 Luglio 2022, 06:00

Ecco la nuova frontiera della chirurgia mininvasiva: il robot da Vinci. È stato consegnato e collaudato presso il Ss. Annunziata il sistema robotico di nuova generazione, ad oggi la più evoluta piattaforma per la chirurgia mininvasiva presente sul mercato. Il chirurgo gestisce l’intervento da una console, mentre le braccia robotiche operano con la massima precisione. Il costo dell’operazione, ovvero il robot più l’assistenza e il materiale di consumo per cinque anni, è di circa 9 milioni di euro, stanziati grazie a un accordo tra Ministero della Salute e Regione Puglia.

La tecnologia

Questa tecnologia supera anche la laparoscopia: grazie a delle piccole porte di accesso, gli strumenti miniaturizzati posti alle estremità delle braccia robotiche replicano esattamente i movimenti delle dita della mano del chirurgo eseguendo procedure complesse con maggiore accuratezza.

Il chirurgo è seduto alla console e vede così ridotto il proprio stress muscolare, mentre il sistema robotico effettua i movimenti che gli vengono indicati e automaticamente oltre un milione di controlli di sicurezza al secondo, per la massima sicurezza e affidabilità per il paziente. Un complesso sistema di feedback audio e video permette al personale della sala operatoria di ricevere aggiornamenti sullo stato del sistema e sullo stato di salute del paziente.

Un ampio schermo touchscreen con la possibilità di tracciare disegni a mano libera sulla proiezione del campo operatorio agevola la comunicazione all’interno dell’equipe. Il sistema da Vinci Xi IS4000 è progettato per eseguire interventi chirurgici di chirurgia generale e toracica, urologia e ginecologia, cardiochirurgia e chirurgia della mammella, otorinolaringoiatria con numerosi vantaggi clinici: a una minore perdita di sangue durante l’intervento e, quindi, una riduzione del ricorso a trasfusioni si affianca una più breve degenza ospedaliera e una ripresa più rapida nel post operatorio; la miniaturizzazione e la perfetta stabilità della mano robotica permettono anche una maggiore efficacia negli interventi e una maggiore conservazione dei tessuti sani e delle funzionalità degli organi.

«Grande orgoglio»

«È con grande orgoglio che oggi possiamo presentare l’arrivo del robot da Vinci - ha affermato il direttore generale della Asl, Gregorio Colacicco -. Si tratta di un arricchimento per l’intera Asl e per tutto il territorio». Il sistema DaVinci è costituito da tre componenti: la console chirurgica, che è il centro di controllo tramite la quale il chirurgo controlla tutti gli strumenti grazie a manipolatori e pedali; il carrello paziente, ovvero il componente operativo del sistema, cioè le quattro braccia mobili e interscambiabili dedicate al supporto degli strumenti da 5 mm a un massimo di 8 mm e dell’endoscopio; e il carrello visione, il cuore del sistema, che contiene l’unità centrale di elaborazione dell’immagine e il monitor touchscreen.

È l’unico sistema robotico che traduce i movimenti del chirurgo in modo intuitivo, consentendo un controllo completo della fibra ottica e dello strumentario, evitando i complessi movimenti laparoscopici, e permette una reale visione tridimensionale del campo operatorio. Il chirurgo è letteralmente “immerso”, senza ausilio di occhiali o altre apparecchiature, così da valutare al meglio i piani di dissezione anatomici e “vivere” l’intervento chirurgico quasi dall’interno del corpo del paziente. Il robot non si sostituisce al chirurgo, ma solo alle sue mani. Numerosi i testi in letteratura che dimostrano la grande efficacia di questo strumento: dal 1998, anno in cui operò il primo robot, sono stati eseguiti oltre 10milioni di interventi in tutto il mondo.

Presenti anche i direttori delle strutture che utilizzeranno questa strumentazione: per il Ss. Annunziata, Mauro Taurchini di Chirurgia toracica, Francesco Saverio Grossi di Urologia, Emilio Stola di Ostetricia e Ginecologia, Maurizio Cervellera di Chirurgia generale e Fabio Carlucci di Otorinolaringoiatria, per Martina Franca Raffaele Tinelli di Ginecologia e Ostetricia. In dotazione a Taranto due console chirurgiche, in modo da poter permettere al personale più esperto di operare mentre vengono formati gli altri colleghi e gli studenti di Medicina. I primi interventi sono già pianificati nelle prossime settimane e sarà la chirurgia toracica ad operare per prima. A partire poi da settembre, anche le altre strutture opereranno col robot.

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