Sanità, Chirurgia vascolare al Fazzi: salta il concorso per primario (per la seconda volta). Pagliaro: «Reparto nevralgico»

Sanità, Chirurgia vascolare al Fazzi: salta il concorso per primario (per la seconda volta). Pagliaro: «Reparto nevralgico»
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Lunedì 3 Aprile 2023, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 10:54

Salta, per la seconda volta in 24 mesi, il concorso per la selezione di primario di Chirurgia vascolare al Fazzi. Il concorso, fissato per il 31 marzo scorso - sei i concorrenti - è stato annullato (era già accaduto il 27 maggio 2021 a distanza di 3 giorni dalla prova orale) . Motivo? «Si comunica che in fase di istituzione l'azienda Ospedalierio-Universitaria Vito Fazzi, pertanto alla luce della convenzione risorse umane - si legge in una nota la direttrice dell'area Gestione del Personale Grazia Argentiero - per l'attivazione del corso di Laurea Magistrale a ciclo unico di Medicina e Chirurgia presso l'Università del Salento e delle integrazioni del piano reclutamento docenti che vedono coinvolta l'Università e questa azienda, il colloquio relativo all'avviso pubblico per il conferimento dell'incarico di direttore medico di struttura complessa di Chirurgia vascolare dell'ospedale Vita Fazzi di Lecce è annullato». 

La denuncia di Pagliaro

«Un film che si ripete a distanza di due anni.

Salta il concorso per l'incarico di direttore del reparto di Chirurgia vascolare dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce, a due mesi dalla prova orale fissata per il 31 maggio, esattamente com'era avvenuto nel 2021» denuncia Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani in Consiglio regionale. «Il reparto di chirurgia vascolare - aggiunge - nevralgico nell'ambito del nuovo Dea del Fazzi, è previsto sulla carta da diversi anni, per sopperire ad una grave carenza della rete sanitaria pubblica salentina». Il reparto di chirurgia vascolare può segnare - riferisce il consigliere - il confine tra la vita e la morte, ad esempio, per un paziente con aneurisma rotto che può causare un'emorragia cerebrale letale.  «L'ospedale più vicino dotato di unità operativa di chirurgia vascolare è quello di Tricase, ma molti pazienti non ce la fanno a raggiungerlo in tempo e comunque non è in grado di assorbire e rispondere alla domanda dell'intera provincia di Lecce. Di conseguenza, i pazienti devono essere trasferiti - conclude - a Brindisi o addirittura a Bari, con tutti i rischi che ne conseguono».

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