Brindisi, chirurgia ferma: solo urgenze. Sanità bloccata da emergenze e vertenze

Medici in sala operatoria
Medici in sala operatoria
di Danilo SANTORO
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Domenica 5 Giugno 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 20:20

Le operazioni chirurgiche programmate sospese per carenza di sangue. Garantite le urgenze. Mancano, però, anche i medici. Così come anche il numero dei radiologi, e di altre professionalità sanitarie, risulta insufficiente. E poi le vertenze legate all’emergenza del 118, tra riduzione dei servizi di primo pronto intervento, l’accordo non ancora chiuso con le associazioni di volontariato, le possibili dimissioni di massa dei medici in convenzione ed i pronto soccorso di Brindisi e Francavilla Fontana in costante affanno. E' questo lo scenario ad oggi in ambito sanitario in provincia di Brindisi. Il direttore generale dell’Asl di Brindisi Flavio Roseto è al lavoro per calibrare provvedimenti e misure in grado di dare risposte certe su ogni fronte in un momento storico complesso. Riunioni operative costanti tra le strutture mediche e amministrative dell’Asl di Brindisi davanti a delle emergenze che in gran parte s’intersecano, pur dovendo a loro volta scontare problematiche che in parte derivano dal passato, o comunque di non immediata risoluzione, come il reclutamento del personale medico e sanitario.

L'emergenza sangue

A queste problematiche ben note, poi, si aggiungono altre vicende abbastanza gravi, come quelle legate ad un numero tutt’altro che rassicurante di scorte di sangue a disposizione degli ospedali. Circostanze queste che hanno già avuto un primo effetto: la sospensione degli interventi chirurgici programmati. Al momento si tratta di uno stop temporaneo, legato alla necessità nelle prossime ore e nei prossimi giorni di aumentare le sacche di sangue disponibili. Dopo aver reso pubblica questa nuova emergenza dall’asl di Brindisi, tramite il responsabile del centro trasfusionale del “Perrino” di Brindisi Antonella Miccoli, è giunto un appello rivolto alle Istituzioni, alla società civile, affinché in collaborazione con le associazioni che operano nel territorio si possano avviare campagne di sensibilizzazione per le donazioni, questo per permettere la ripresa degli interventi. Volontari dell’Avis e delle altre associazioni che nell’intera provincia sono impegnati quasi quotidianamente con le giornate già programmate o straordinaria di raccolta. Ed anche in questo caso il personale sanitario risente di quelle che sono le criticità a livello di organico su più fronti all’interno della stessa Asl di Brindisi.

I problemi di personale

Carenze che riguardano anche alcune professionalità che, soprattutto nel periodo estivo e con i flussi turistici di elevata portata, diventano fondamentale nella diagnostica. Il riferimento è ai radiologici che intervengono nelle valutazioni dei traumi, e non solo: e con l’arrivo della calda stagione turistica l’incidenza di accessi nei pronto soccorsi per questo tipo di richieste d’intervento è fisiologicamente più elevata. Tutto ciò si aggiunge poi alla carenza di infermieri e soprattutto dei medici (anche per il pronto soccorso), anestesisti e cardiologici. Sono solo alcune delle gravi problematiche di personale che non riguardano la sola provincia di Brindisi, ma sono omogenee per l’intera regione. Ma non solo. L’arrivo della stagione turistica e la crescita esponenziale di presenze sul territorio, anche in termini di servizi per chi sceglie la provincia di Brindisi per le proprie vacanze, richiede però una programmazione in grado di riuscire a coprire gran parte dei territori. Una prima risposta dall’Asl di Brindisi è giunta con la sospensione solo notturna del Punto di primo intervento a Cisternino, rispetto all’iniziale chiusura.

Restano però aperte le altre vertenze ad iniziare dai medici in convenzione, che in una lunga lettera inviata nei giorni scorsi hanno denunciato le gravi situazioni che da anni attanagliano la loro categoria. Nella stessa nota i medici in convezione hanno sottolineato l’apertura la dialogo con il neo direttore generale Roseto. Nei prossimi giorni lo stesso Dg incontrerà le organizzazioni sindacali e le associazioni di volontario del 118 per definire i termini della proroga della convenzione in scadenza tra poche settimane, e che al momento metterebbe a rischio il servizio delle marine. Appelli ad una risoluzione giungono da più fronti, così come forte è anche il richiamo a Istituzioni e società civile per sensibilizzare nelle donazioni di sangue, anche per riprendere le operazioni chirurgiche programmate, al momento sospese.

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