Nel nuovo blocco operatorio del Dea Vito Fazzi di Lecce - composto da 12 sale è stato eseguito, il 14 marzo scorso il primo intervento chirurgico e proprio oggi è stato utilizzato per la prima volta il robot da Vinci Xi, l’ultima evoluzione della chirurgia mininvasiva, successiva alla laparoscopia, che consente di eseguire interventi chirurgici complessi con una tecnica sicura e poco invasiva.
Chirurgia generale e urologia le branche coinvolte nei primi interventi di oggi con due interventi chirurgici per neoplasia, eseguiti dal Marcello Spampinato, e una prostatectomia eseguita da Vincenzo Pagliarulo.
Come funziona il robot
Il robot viene manovrato a distanza dal chirurgo che, seduto da una console, "traduce" i suoi movimenti sul piano operatorio. Il sistema computerizzato trasforma il movimento delle mani in impulsi che vengono convogliati alle braccia robotiche: urologia, ginecologia e chirurgia generale le principali branche di applicazione del robot, riconosciuto come la migliore apparecchiatura per la chirurgica robotica assistita. L'apertura del blocco operatorio e la piena operatività del robot da Vinci contribuiscono a restituire al Dea la sua funzione originaria: qualità delle cure, delle eccellenze mediche, di tecnologie diagnostiche e operatorie di ultima generazione.
La soddisfazione del direttore generale
«A 30 giorni dalla consegna delle macchine, partono i primi interventi, per la chirurgia generale e l'urologia. Partono altresì gli interventi in cui due chirurghi, con diversa specializzazione, intervengono sullo stesso paziente coordinando tra loro le attività. Portando così uno stress minore al paziente e un più veloce recupero post chirurgico. Altro elemento di soddisfazione è vedere dietro la console di governo della macchina i nostri Direttori insieme ai giovani specialisti assunti in questi ultimi anni.