Notte della Taranta 2024, il maestro concertatore sarà Shablo: «Porterò la pizzica in una versione inedita»

Musicista, dj e talent scout, conosce bene la Puglia

Notte della Taranta 2024, il maestro sarà Shablo
Notte della Taranta 2024, il maestro sarà Shablo
di Alessandra LUPO
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Mercoledì 13 Marzo 2024, 08:27 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 07:24

Lontani i tempi in cui il maestro concertatore veniva presentato alla vigilia dell'estate, la Notte della Taranta è già pronta a sfoderare i suoi assi per l'edizione 2024. Un'edizione che cadrà a cavallo del rinnovo dei vertici della Fondazione ma soprattutto che come ogni anno dovrà affrontare la sfida di battere il suo stesso record, non solo in termini di presenze ma anche di contenuti e aderenza alla contemporaneità. 

Il maestro concertatore scelto per quest'anno è Shablo, sicuramente uno dei nomi di riferimento degli ultimi anni, talent scout e direttore artistico, capace di anticipare e dettare le prossime tendenze con Roccia Music, con BHMG e Thaurus, manager e mentore di Sfera Ebbasta, Charlie Charles, Blanco, Rkomi, Irama, Marracash e di buona parte della scena trap italiana, con cui spesso duetta nei suoi singoli, ma che non ha mai abbandonato il suo primo amore: la produzione. 

Pablo Miguel Lombroni Capalbo, in arte Shablo, musicista, produttore, dj, manager e discografico italo-argentino, è cresciuto in Basilicata ma ha un'ottima conoscenza della Puglia, dove veniva in vacanza da bambino e dove torna spessissimo insieme agli artisti che rappresenta. Qualche anno fa tenne una masterclass al Medimex proprio sul ruolo del produttore. Una figura oggi sempre meno dietro le quinte. Come musicista e beatmaker è noto per la sua varietà ed ecletticità, che lo rende in grado di stupire e intraprendere percorsi sempre inaspettati. Un'attitudine che renderebbe particolarmente interessante l'interazione con la pizzica.

La conferenza stampa

La conferenza stampa di presentazione si terrà questa mattina alle 11.30, presso il Polo Arti Cultura Turismo della Regione Puglia alla Fiera del Levante, dove Fondazione La Notte della Taranta e Regione Puglia presenteranno alla stampa l'evento che si terrà il 24 agosto come sempre nel Piazzale degli Agostiniani di Melpignano.

All'incontro con i giornalisti saranno infatti presenti il presidente della Regione, Michele Emiliano, la consigliera delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari, l'assessore al Turismo Gianfranco Lopane, Aldo Patruno, direttore Dipartimento Turismo e Cultura Regione Puglia e Ivan Stomeo, in rappresentanza della Fondazione.

D'altronde un indizio che si trattasse di Shablo era stata la puntata che la Fondazione (e l'Orchestra) hanno fatto nelle scorse ore a Milano dove guarda caso l'artista ha da poco avviato la sua ultima avventura imprenditoriale, quella del Moysa, avveniristico hub per gli artisti che ha aperto a Milano insieme a Fabrizio Ferraguzzo, a sua volta gettonatissimo manager dei Måneskin, dando vita alla prima vera "casa degli artisti" in città. Una sorta di Factory da duemila metri quadri per chi fa musica, con studi, bar, ristorante. In poco più di un anno ha già visto passare praticamente tutti i big in circolazione, Negramaro compresi. Per questo una sua direzione alla Notte di Melpignano porterebbe con sé anche ospiti certamente interessanti e affiatati nel confronto con la tradizione musicale del Salento e della Puglia.

Si può provare a seguire gli indizi sul "vice" che il maestro concertatore porterà con sé a Melpignano e prima anche nelle sale prova del Sudestudio di Stefano Manca, tra Campi e Guagnano, dove sono state preparate le ultime edizioni dell'evento. Di sicuro si sa solo che si tratta di un giovanissimo talento molto apprezzato. Un identikit che potrebbe portare a Geolier, con cui Shablo ha scritto il successo "M'Manc" (firmato anche da Sfera Ebbasta). Ma di nomi in circolazione ce ne sono vari. Perché il mistero sia svelato è ormai questione solo di qualche ora, così come per conoscere le idee che la nuova squadra metterà in campo per la nuova edizione della Taranta.

Anche quest'anno, infatti, la parola chiave è contaminazione ma con un'impronta ancora più decisa al crossover tra generi e generazioni. Dopo il ritorno alla canzone d'autore, segnato lo scorso anno dalla direzione del Concertone affidata a Fiorella Mannoia, la Taranta sembra quindi riconnettersi con una visione più innovativa e sperimentale, che guarda alle generazioni più giovani.

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