Trasporto scolastico, le aziende: «Ingressi scaglionati in classe o sarà il caos»

Trasporto scolastico, le aziende: «Ingressi scaglionati in classe o sarà il caos»
di Paola COLACI
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Mercoledì 7 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:49

Assembramenti alle fermate, carenza di mezzi e bus sovraffollati. Due mesi all’inizio del nuovo anno scolastico in Puglia. Ma il rischio che migliaia di studenti si ritrovino a fare i conti con il caos e i soliti disagi già si profila all’orizzonte. «Molto dipenderà dalla situazione epidemiologica. Al momento con la Puglia in zona bianca sui mezzi la capienza è dell’80%. Se la curva dei contagi dovesse tornare a salire, tuttavia, è prevedibile che si torni a viaggiare a capienza dimezzata. E senza il sistema degli ingressi scaglionati a scuola si potrebbero verificare disagi e disservizi» lancia già l’allarme il presidente di Asstra (Associazione delle imprese private di trasporto) di Puglia a Basilicata Matteo Colamussi. Del resto nell’ultimo anno rispetto al numero dei mezzi in disponibilità alle aziende pugliesi è cambiato poco o nulla. «Per potenziare il trasporto pubblico ed evitare assembramenti, soltanto in Puglia sarebbero necessari 350 autobus in più e almeno 450 autisti» stimava a ottobre Colamussi. Numeri che a oggi restano pressoché invariati. 

In Puglia in classe il 20 settembre: se aumentano i contagi torna la Ddi

Ma a dieci settimane dal suono della prima campanella che dovrebbe riportare in classe mezzo milione di studenti che frequentano gli istituti di ogni e grado all’appello mancano ancora un piano regionale e i piani provinciali del trasporto scolastico. Né il confronto tra Regione, Ufficio scolastico regionale e aziende del settore è ancora stato incardinato nelle sedi ufficiali. Poche le certezze: di sicuro c’è il fatto che le scuole in Puglia riapriranno il 20 settembre. E seppure l’obiettivo annunciato dal governatore Michele Emiliano e ribadito dall’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco sia quello di ripartire con la didattica in presenza, la Ddi (Didattica digitale integrata) resta comunque un’alternativa da considerare in caso di nuove ondate dalle pandemia.

Ma tant’è. Nei fatti le prime convocazione dei tavoli prefettizi - il compito di stilare i piani provinciali del trasporto è stato affidato dal governo alle Prefetture - dovrebbero coincidere con la fine di agosto. Per le aziende, tuttavia, è necessario fare in fretta. E riaprire un confronto immediato, soprattutto con le scuole. 

Colamussi: «Anche con i bus pieni all'80% non si escludono disagi»

«A meno di due mesi dall’avvio del nuovo anno scolastico ancora nulla è dato di sapere sulle modalità di gestione del sistema dei trasporti - rileva il numero uno di Asstra Puglia e Basilicata - Incertezza legata prevalentemente all’andamento della pandemia anche in Puglia. Al momento in zona bianca la capienza prevista per Decreto a bordo di treni, bus e mezzi di trasporto pubblico è pari all’80%. Percentuale che garantisce la possibilità di occupare, per esempio, tutti i posti a sedere a bordo dei pullman che effettuano il servizio di trasporto extraurbano, compresi quelli scolastici. Se la capienza dovesse tornare a dimezzarsi, tuttavia, si riproporrebbe il problema della carenza di posti a bordo. Ma anche stimando che la percentuale di occupazione resti quella attuale, comunque si porrà la questione di garantire il trasporto a quel 20% degli studenti che resta a terra».

La proposta delle aziende: «Studenti in classe con orari scaglionati»

E i maggiori disagi potrebbero tornare a registrarsi sulle linee scolastiche più affollate. «La Lecce-Casarano, solo per fare un esempio - specifica Colamussi - Ecco perché lo abbiamo rimarcato in tutte le sedi e torniamo a ribadirlo ancora una volta: per garantire un servizio di trasporto adeguato è necessario che anche le scuole ora facciano la loro parte. A partire dalla previsione degli ingressi scaglionati degli studenti in classe. E sul punto auspichiamo che torni a riaprirsi il confronto in tempi ragionevoli». Ipotesi di differenziazione degli orari che continua a ritenere valida anche il direttore di Stp Brindisi Maurizio Falcone. «Nei mesi scorsi ci è stato chiesto di fare la nostra parte e abbiamo lavorato con impegno a ridefinire il piano delle corse aggiuntive proprio per venire incontro alle esigenze degli studenti. Ora è necessario tornare a rivalutare l’ipotesi di applicare il sistema degli ingressi scaglionati quale soluzione adeguata contro eventuali disagi». 
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