Sud Est, il buco si allarga: «Subito il commissario». A rischio contributi e tredicesime

Sud Est, il buco si allarga: «Subito il commissario». A rischio contributi e tredicesime
di Paola ANCORA
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Lunedì 7 Dicembre 2015, 16:59
Giù il velo dai conti delle Ferrovie Sud Est. E il quadro che si è parato davanti al nuovo Consiglio di amministrazione dell’azienda di trasporti va oltre ogni più vivida immaginazione. Lo ammette proprio il presidente del CdA, Andrea Viero: «Assolutamente non pensavamo che la situazione fosse questa» ammette, raggiunto al telefono da Quotidiano.

I numeri, contenuti nella prima relazione approntata dal CdA e inviata al ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Graziano Delrio, non hanno bisogno di commenti: 1.400 cause di lavoro, 170 milioni di disavanzo contabile, 311 milioni di debiti al netto dei contenziosi. Le casse di Fse sono un buco nero che attende interventi urgenti e straordinari da parte del Governo per evitare il default, vicino, vicinissimo. Al punto che non si ha ancora la certezza di poter pagare ai 1.300 dipendenti di Ferrovie Sud Est la tredicesima mensilità per il 2015.

Niente contributi. Già da tre mesi – è messo nero su bianco nel documento recapitato dal CdA al ministro Delrio - l’azienda, il cui socio unico è il ministero dei Trasporti (Mit), non versa all’Inps e al Fisco le ritenute previdenziali e l’Irpef dei dipendenti. E se, nel primo caso, nessun danno verrà ai lavoratori (lo Stato, infatti, si sostituisce all’impresa che non versa i contributi e rimanda all’Inps l’obbligo di rivalersi poi sulla stessa azienda ndr), nel secondo si rischia di scivolare sul Codice penale, più precisamente - spiegano gli addetti del settore e i giuslavoristi - nel reato di “appropriazione indebita”. È questo uno dei fronti caldi dell’emergenza Fse sul quale si sta concentrando l’attenzione di Viero e degli altri due componenti il Consiglio di amministrazione: Angelo Mautone, dirigente della Direzione Trasporto Pubblico Locale del Mit, e Domenico Mariani, con competenze professionali tecnico-amministrative nella gestione del personale e nei rapporti con le organizzazioni sindacali nei servizi pubblici locali.

La strada indicata dal CdA al ministro è il commissariamento, ma l'ultima parola sulle misure da adottare spetterà comunque al Governo. Servono almeno 30 milioni di euro per garantire il futuro occupazionale dei dipendenti e la prosecuzione del servizio che garantisce la copertura di dodici milioni di chilometri - fra ferrovie e trasporto su gomma - lungo quattro province di Puglia e mettendo in collegamento 85 Comuni con la rete ferrata e 130 con gli autobus.

Il parco mezzi. Si dà conto, nella relazione, anche del pessimo stato in cui versa il parco mezzi di Fse: 50 autobus, dei 320 totali, sono inutilizzabili e le cronache degli ultimi anni raccontano di quanto precario sia lo stato di molti altri, i cui motori hanno preso fuoco in corsa mettendo in pericolo l’incolumità di centinaia di studenti. Le ditte di manutenzione minacciano di sospendere il servizio fra una settimana. E si tratta, in questo caso come per i servizi informatici e contabili, di imprese esterne alle quali Fse si è rivolta nonostante vi siano, all’interno dell’azienda, professionalità all’altezza di svolgere gli stessi compiti.

Il CdA accende un faro sull’elevato numero di consulenze pagate dall’azienda pubblica con il denaro dei cittadini. E affidate, in molti casi, a personalità di spicco del mondo politico pugliese e non solo. La relazione di Viero, Mautone e Mariani suggerisce l’intervento «urgentissimo» del Governo e punta il dito sull’«inadeguatezza drammatica» della precedente gestione, che per 22 anni ha visto al timone il manager tarantino e pluri-indagato Luigi Fiorillo. Punta il dito, ancora, sugli stipendi elevatissimi - 220mila euro all’anno - garantiti ai dirigenti. E sui «meccanismi operativi, processi decisionali e sistemi di controllo» che hanno fatto acqua da tutte le parti, consegnando Fse a un destino economico e finanziario claudicante. Correggere la rotta e salvare Ferrovie Sud Est, oggi, sarà impresa titanica.
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