Trivelle e Sud Est, stracci nel Pd
Delrio: «Emiliano non strumentalizzi»

Trivelle e Sud Est, stracci nel Pd Delrio: «Emiliano non strumentalizzi»
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Lunedì 21 Marzo 2016, 21:33 - Ultimo aggiornamento: 21:36
I toni sono ormai carichi di astio nel Pd, dove la questione Sud Est si è prestata a un imprevisto “regolamento di conti” tutto mediatico consumato a suon di tweet e dichiarazioni.
Ad aprire le danze era stato il governatore pugliese, Michele Emiliano, che ieri aveva definito Renzi un “venditore di pentole”. Tema specifico, quello del referendum sulle trivelle ma con considerazioni anche su legge elettorale e rapporti interni al Pd.
A replicare di buon ora è stato Ernesto Carbone, dirigente nazionale Pd: «Invece di rispondere delle ferrovie Sud Est e sanità nella sua regione, Emiliano preferisce offendere Renzi». Seguono uscite analoghe delle deputate Alessia Morani e Lorenza Bonaccorsi, tutti della segreteria Pd.
C'è chi parla senza informarsi» è la risposta di Emiliano: «Non sanno nemmeno che le Ferrovie Sud Est sono di proprietà del Governo e nella sua esclusiva responsabilità. Si aggiunga che nell'ottobre 2015, pur non avendone alcun obbligo e travalicando i miei stessi poteri, ho chiesto al ministro Delrio il commissariamento, che è arrivato solo a gennaio. Tutti sanno che la Regione Puglia non aveva alcun potere di vigilanza. Quindi dovrebbero informarsi prima parlare, ma so che questo non è un problema solo loro».

«Caro Michele, ribadisco: tue polemiche quotidiane pelose come le cozze. Dai risposte su tue competenze invece di vivere nei talk show». ha risposto in un tweet Ernesto Carbone.
In serata, la bordata del ministro Delrio: «Che le Fse siano di proprietà del Ministero non è un mistero. Purtroppo la Regione Puglia non è subentrata nella gestione, come hanno fatto altre Regioni, all'epoca della riforma del Titolo V».
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano prosegue: «Davanti a una situazione così grave consumata in territorio pugliese sarebbe opportuna la collaborazione della Regione, che dovrebbe preoccuparsi almeno di subentrare una volta sanata la situazione, anziché strumentalizzare la vicenda».
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