Filobus, Salvemini dopo il vertice con Delrio: si tratta sullo smontaggio. "Ma possiamo fermarlo presto"

Carlo Salvemini
Carlo Salvemini
di Paola ANCORA
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Giovedì 5 Ottobre 2017, 13:36 - Ultimo aggiornamento: 13:39
Due ore di incontro faccia a faccia. Fra il ministro Graziano Delrio e il sindaco di Lecce Carlo Salvemini. Gli scogli e i nodi da sciogliere per procedere allo smantellamento della filovia - obiettivo "strategico" del Salvemini - si sono presentati. Il primo - lo specifica il primo cittadino in un post su Facebook - riguarda il mutuo "acceso dal ministero la cui scadenza prossima verrà verificata dai tecnici". Perché sui tempi di quel finanziamento si dovrà misurare l'effettiva fattibilità dello smontaggio e, soprattutto, in quanto tempo ciò potrebbe avvenire. Il secondo scoglio è la stima dei costi che tale operazione comporterebbe.
Il sindaco, però, ha precisato che "resta aperta e percorribile la scelta di fermare il filobus dati i suoi costi. E di ragionare poi - ha aggiunto - della vendita di mezzi e della stima dei costi di futura rimozione".
"Questo primo incontro con il ministro Delrio - ha proseguito Salvemini - è servito a documentare l'esito di un'infrastruttura strategica nell'investimento di 23 milioni di euro ma fallimentare nei risultati: 700 passeggeri giornalieri contro i 13.000 previsti; 250.000 km annui percorsi contro i 700.000 previsti; costi d'esercizio aggiuntivi di oltre 500.000 euro. Dati oggettivi che parlano da soli e che hanno naturalmente impressionato chi li ascoltava per la prima volta. Ai quali va ad aggiungersi il mancato riconoscimento del contributo regionale al sistema filoviario. Un buco nero.
Una vicenda che si è consumata in un ventennio non la si può chiudere in un incontro di un paio d'ore.
Ci vuole pazienza, coraggio, prudenza, immaginazione".
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