«Scuola futura», dal Pnrr 348 milioni alla Puglia: via libera a edifici nuovi, asili, mense e palestre

«Scuola futura», dal Pnrr 348 milioni alla Puglia: via libera a edifici nuovi, asili, mense e palestre
di Maria Claudia MINERVA
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Mercoledì 1 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 22:40

La scuola è il primo vero banco di prova con cui il governo si sta cimentando per recuperare i divari tra Nord e Sud del Paese. Per questo circa il 49,6% del totale delle risorse del Pnrr sarà destinato al Mezzogiorno, un’occasione davvero storica per accorciare le distanze. Ieri la presentazione dei primi bandi del Piano di ripresa e resilienza, nel corso di una conferenza stampa con il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, e la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna: 5,2 miliardi per asili, scuole nuove, mense, palestre, manutenzione straordinaria. Un pacchetto di interventi che mette subito a disposizione un terzo dei fondi complessivi previsti nel Piano di ripresa e resilienza per il sistema scuola che ammontano complessivamente a 17,59 miliardi.

Le risorse per la Puglia

Alla Puglia andrà una fetta consistente, più di 348 milioni di euro così ripartiti: 49,7 milioni per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico degli istituti, 189,8 milioni per la costruzione di nuovi asili, 41,2 milioni per nuove scuole d’infanzia, 20,5 milioni per nuove mense, 13,2 milioni per nuove palestre, 34,9 milioni per la messa in sicurezza degli istituti.

Più del 40% del totale dei fondi al Sud

«Il Pnrr è un’azione di sistema che affronta i nodi del Paese - ha esordito il ministro Bianchi nella conferenza stampa trasmessa in diretta -. Con gli investimenti nell’istruzione ridurremo l’attuale divario tra Nord e Sud nei servizi educativi, in particolare nello 0-6. Garantire un maggiore accesso agli asili nido e alle scuole dell’infanzia significa anche affrontare il tema della denatalità e dare un sostegno concreto all’occupazione femminile. Con queste risorse avviamo, poi, il processo di innovazione della scuola sia sotto il profilo delle infrastrutture che della didattica». Più del 40% dei fondi messi a bando sarà destinato ai territori che hanno maggiore carenza di mense scolastiche per il tempo pieno, servizi educativi per l’infanzia, palestre, scuole nuove ed efficienti. In generale, nell’attribuzione delle risorse peseranno la scarsità attuale di infrastrutture nei territori, la densità della popolazione studentesca e, ad esempio, nel caso di mense e palestre, conteranno anche i dati relativi alle difficoltà negli apprendimenti e alla dispersione scolastica.

Gli interventi

Una cosa è certa: dopo questi interventi la scuola «per tutti e per ognuno», come ci ha tenuto a sottolineare il ministro Bianchi sarà rivoluzionata. Non a caso il claim di presentazione degli avvisi è intitolato “Futura: la scuola per l’Italia di domani”. Nel dettaglio, i primi avvisi pubblici presentati ieri prevedono: 3 miliardi di euro per il Piano per gli asili nido e le scuole dell’infanzia: l’obiettivo è ridurre il divario esistente nei servizi educativi per la prima infanzia e potenziarli su tutto il territorio nella fascia di età 0-6 anni. I 3 miliardi saranno così divisi: 2,4 miliardi per la fascia 0-2 anni (il 55,29% di queste risorse andrà al Mezzogiorno) e 600 mln per la fascia 3-5 (40% al Mezzogiorno).

Si tratta della seconda tranche di uno stanziamento complessivo di 4,6 miliardi previsti nel Pnrr per questo capitolo, grazie ai quali si realizzeranno complessivamente 1.800 interventi di edilizia scolastica e saranno creati 264.480 nuovi posti per accogliere bambine e bambini, migliorando il servizio offerto alle famiglie a supporto, anche, dell’occupazione femminile. Poi, altri 800 milioni di euro per il Piano di costruzione di 195 nuove scuole che sostituiranno vecchi edifici (il 40% delle risorse andrà al Sud) e 400 milioni di euro per il potenziamento del tempo pieno attraverso l’incremento delle mense scolastiche (il 57,68% delle risorse andrà al Mezzogiorno). Ancora, 300 milioni di euro (il 54,29% delle risorse andrà al Mezzogiorno) per aumentare l’offerta di attività sportive attraverso la costruzione di palestre o la riqualificazione di quelle esistenti, per un totale di 230.400 metri quadrati da realizzare o riqualificare. E, infine, 710 milioni di euro per il Piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole (il 40% delle risorse andrà al Meridione).

I ministri Bianchi, Binetti e Carfagna

«Quello di oggi è un grande risultato - ha concluso Bianchi -. Comincia il cammino del Pnrr, comincia la costruzione della nuova scuola che vogliamo per i nostri bambini e ragazzi, inclusiva, innovativa, accogliente, sostenibile. È un percorso che faremo insieme ai territori e alle scuole, mettendo a disposizione degli Enti locali semplificazioni e strumenti per agevolare il loro lavoro nella partecipazione ai bandi e nella realizzazione delle opere». «Il Pnrr rende possibile un investimento storico per portare finalmente la copertura di asili nido e servizi educativi per l’infanzia al livello degli altri paesi dell’Unione Europea» gli ha fatto eco la ministra Bonetti, sottolineando che «assicurare il diritto all’educazione vuol dire tutelare sin dall’infanzia quelle pari opportunità che a tutte le bambine e i bambini vanno assicurate per la loro crescita di cittadine e cittadini già oggi». Per la ministra Carfagna «quella di oggi è davvero una bellissima giornata, perché la scuola e questi bandi testimoniano la sincerità dell’impegno del governo Draghi a favore della riduzione dei divari territoriali. Il lavoro di squadra col collega Patrizio Bianchi ha prodotto uno schema di bandi che vincola alle regioni del Mezzogiorno, nei diversi capitoli, quote dal 40 al 57,68 per cento».

L'assessore regionale Leo

Ora tocca ai territori non perdere questa occasione unica e mettere a frutto le risorse assegnate. «Siamo pronti per questo Pnrr dedicato all’Istruzione, ma anche per la nuova programmazione dei fondi strutturali, queste due opportunità ci consentiranno di puntare sulla scuola del futuro - ha detto l’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo -. Per il Pnrr punteremo soprattutto sugli interventi che riguardano la fascia d’età 0-6, quindi costruzione di asili nido e scuole per l’infanzia, vogliamo strutturare bene questo segmento, molto importante. Ma punteremo anche sulla costruzione di nuove scuole». 

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