«Benvenuti ai colleghi del M5s all'opposizione di Michele Emiliano». Forza Italia dà il "benvenuti" al Movimento 5 Stelle all'opposizione in Regione in Puglia. Dopo la conferenza stampa di Giuseppe Conte, in mattinata, arrivano le reazioni anche dal centrodestra. «Noi da tempo denunciamo la logica di potere che orienta l'azione della maggioranza di governo della Regione ed oggi, finalmente, anche i colleghi pentastellati si accorgono che qualcosa non va. Meglio tardi che mai, dice il vecchio adagio e lo diciamo pure noi». La nota è firmata dai consiglieri regionali di Forza Italia Paride Mazzotta, Napoleone Cera, Paolo Dell'Erba e Massimiliano Di Cuia.
Poi la polemica: «Una domanda, però, sorge spontanea: ora - aggiungono - che faranno alle prossime elezioni amministrative? Resteranno nelle alleanze con il Pd e tutto il centrosinistra con cui governavano la Regione fino a poche ore fa oppure, per coerenza, prenderanno altre decisioni? Questa è una domanda seria che rivolgiamo ai colleghi nella speranza, per il bene della Puglia, che abbiano il coraggio di andare fino in fondo e non stringere accordi - concludono - con le stesse persone dalle quali oggi prendono le giuste distanze».
Pioggia di fuoco sul centrosinistra
Un'altra nota, questa volta comune a tutti i gruppi del Centrodestra in Regione, attacca il "sistema Emiliano. «Più che 'ondatè quelle che si stanno abbattendo sul sistema Emiliano sono 'schiaffonì (volgarmente si direbbe 'mazzatè, forse, persino inaspettate) su tutto il centrosinistra barese e pugliese che, con la guida di Michele Emiliano, ma anche con la complicità di Antonio Decaro, perché il sistema si regge se tutti sono complici, hanno cercato il consenso elettorale non sui programmi ma promettendo e dando incarichi, le consulenze, posti di lavoro nel pubblico e nel privato compiacente, presidenze e posti nei Cda delle partecipate, agenzie regionali e chi più ne ha più ne metta.
«In questi giorni le segnalazioni e le denunce fioccano anche nelle nostre mail… prima che giunga la magistratura - affermano - che auspichiamo per fare definitiva chiarezza, denunciamo che ci vengono segnalati, in maniera anonima, aspetti preoccupanti e meritevoli di approfondimento da parte della magistratura, nella più grande agenzia regionale, l'Adisu, che ha come presidente del CdA un altro Alessandro Cataldo, omonimo del marito dell'ex assessore Anita Maurodinoia, coinvolto nell'inchiesta sul voto di cambio». «Il presidente Emiliano - concludono - ha il dovere politico e morale di assumersi tutte le responsabilità politiche di un sistema di ricerca del consenso che, a quanto sembra, pare che sia diventato, con la sua gestione, un vero e proprio mercimonio. Un mercato delle vacche che ha trasformato la Regione Puglia nel più grande poltronificio d'Italia».