Primarie a Bari, Conte: «Il Pd ritiri le accuse di slealtà». Leccese: «​Io rimango comunque in campo»

Vito Leccese
Vito Leccese
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Venerdì 5 Aprile 2024, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 09:17

Per Michele Laforgia non ci sono le condizioni per fare le primarie a Bari, per Vito Leccese invece si può andare avanti. «Non prendo lezioni di legalità da nessuno e resto comunque in campo», ha dichiarato il candidato sostenuto dal Pd. Gli stessi Dem, nella giornata di ieri, a margine delle dichiarazioni di Giuseppe Conte e Michele Laforgia si erano detti «esterrefatti perché questo incomprensibile sviluppo avviene a 48 ore dall’apertura delle urne. Al popolo del centrosinistra si deve più rispetto».

Cosa è successo

Il Movimento 5 Stelle per voce del suo leader Conte, in piazza a Bari proprio a sostegno di Laforgia, ha annunciato di non partecipare alle primarie: «Non ci sono più le condizioni per svolgerle seriamente»  ha detto Conte a Bari ieri. Il riferimento è alla nuova bufera giudiziaria che si è abbattuta sul Comune su cui è stato aperto un' inchiesta per voto di scambio alle comunali. La spaccatura nel centrosinistra a 48 ore dalle primarie fissate per il 7 aprile è netta. 

Oggi è tornato a parlare il leader M5S. «Mi dispiace di questa reazione» del Pd alla decisione di rinunciare alle primarie del centrosinistra a Bari «ma noi non accettiamo mancanza di rispetto e nessuno può permettersi di dire che il M5s è sleale o alludere a questo», ha detto a Bari, a margine di un incontro con gli elettori. Conte ha spiegato di aver telefonato mercoledì alla Schlein sottolineando che «se la situazione si fosse compromessa e che se ci fossero state nuove inchieste non saremmo stati disponibili a far finta di nulla proseguendo con le primarie».

«Laforgia non è stato indicato» dal M5s «ho detto sin dall'inizio il Movimento non ha nessuna velleità di indicare il candidato» sindaco a Bari. «Michele Laforgia è stato candidato da una realtà civica, ha fatto un percorso nei mesi scorsi, io ho chiesto all'inizio al Pd 'ditemi una ragione ostativa per cui una persona autorevole, competente, apprezzata in tutta la città non possa essere candidatò.

Non mi è stata detta nessuna ragione ostativa. Per noi rimane il nostro candidato e siamo più convinti che mai di rimanere su di lui e di avere lui come candidato sindaco»

Laforgia

«Non ci sono le condizioni» per fare le primarie a Bari, «è evidente, con due indagini in corso su corruzione elettorale e voto di scambio. Proponiamo di sospenderle. L'ho chiesto e lo chiederò pubblicamente a Leccese». E' quanto sostiene sul Corriere della Sera Michele Laforgia, candidato sindaco del capoluogo pugliese sostenuto dal M5s. «Spero - dice ancora - che la posizione sia condivisa e che si riesca a mantenere unita la coalizione. Le indagini, prescindendo dalle responsabilità personali, evidenziano una realtà che era nota. È un malaffare più volte denunciato, anche da me, del quale centrosinistra e centrodestra, partiti e candidati sono vittime, e dal quale dobbiamo liberarci». Dal Pd si attende «un gesto di responsabilità. Io sono candidato come e più di ieri».

Leccese

Al Corriere della Sera parla anche Vito Leccese, sostenuto dal Pd: «Prendo atto con rammarico delle parole di Conte e Laforgia. Le primarie di domenica non erano tra Laforgia e Sandro Cataldo - afferma -. Erano tra Laforgia e me, che nella mia lunga vita politica e amministrativa non sono mai stato nemmeno sfiorato da avvisi di garanzia, da indagini o da sospetti di qualsiasi tipo. E per questo non prendo lezioni di legalità da nessuno. Apprendo - aggiunge - che Laforgia chiede di sospendere le primarie a tre giorni dal voto. Io rimango comunque in campo. Discuterò con il Pd e con le altre forze della coalizione, e come ho sempre fatto, mi rendo ancora una volta disponibile a trovare insieme una soluzione unitaria. Che però non sia figlia di imposizioni, di ultimatum o di improbabili patenti di moralità». 

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