Effetto Green pass, turismo in allerta. «C'è il rischio di disdetta delle famiglie»

Effetto Green pass, turismo in allerta. «C'è il rischio di disdetta delle famiglie»
di Rita DE BERNART
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Lunedì 26 Luglio 2021, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:24

Turismo in allerta per l'entrata in vigore del green pass. Dal 6 agosto sarà obbligatorio il possesso del certificato verde per accedere a numerosi servizi e gli operatori iniziano ad avvertire una moderata preoccupazione per ciò che potrebbe accadere e per gli effetti sull'andamento delle prenotazioni. Sono ancora poche le disdette legate a questo tema, ma la paura è quella di un drastico rallentamento della stagione.

Le vacanze

Le aspettative sono alte: in Puglia da tempo si registra, soprattutto in alcuni territori, il tutto esaurito per luglio e agosto. Le cifre annunciano un'estate record, considerato la pandemia in corso, migliore della precedente e molto vicina al periodo pre covid. Decisiva sarà questa settimana, le imprese del settore sono alla finestra, in attesa di capire quali misure andranno effettivamente in Gazzetta ufficiale. A segnalare una prima frenata la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli: «Sono ancora pochissime le disdette e non possono essere attribuite al Green Pass ma c'è una contrazione delle nuove prenotazioni anche qui in Puglia. C'è ancora un'ampia platea di persone ancora non vaccinate e per alcuni settori saranno inevitabili le defezioni; pensiamo ai parchi acquatici, molto frequentati dai ragazzi, oppure quelli tematici, meta preferita dai più piccoli i cui genitori magari sono ancora in lista d'attesa».


Il green pass potrebbe essere obbligatorio per accedere ai ristoranti al chiuso, agli eventi, nei bar e in numerose attività. Non è richiesto per i pernottamenti ma inevitabilmente la ricaduta negativa ci sarà anche nell'alberghiero, nei villaggi, in tutte quelle strutture pugliesi che non dispongono di spazi tali da far svolgere tutte le attività all'aperto. «È certamente ancora prematuro fare questo discorso commenta Francesco Caizzi vice presidente nazionale di Federalberghi - ma la preoccupazione c'è. Al momento non registriamo problemi ma bisogna capire cosa andrà effettivamente in Gazzetta ufficiale, se ci saranno deroghe o interpretazioni.

Il green pass

Di certo l'obbligo del green pass potrebbe diventare un problema per quelle famiglie con figli adolescenti o ragazzini di 12 -13 anni non ancora vaccinati; le vaccinazioni sono in ritardo, pur volendo non sarà facile ottenerlo subito e l'uso del tampone non da garanzie». Tanti i dubbi, anche per la gestione delle verifiche o di situazioni particolari e imprevisti. «Il green pass è uno strumento fondamentale continua Caizzi- ma va introdotto gradualmente e se l'obiettivo era riaprire le imprese che hanno sofferto, ora trovo assurdo la corsa a richiuderle. Ci sono molte cose da chiarire. La Puglia è fatta non solo di resort di lusso ma di villaggi e alberghi per famiglie in cui gli spazi spesso sono limitati. Come si fa a fare la colazione all'aperto? O il pranzo e la cena per chi ha solo sala interna?» E poi tutta una serie di questioni pratiche. «Se arriva un nucleo in cui i genitori sono vaccinati e i figli no cosa si fa? - continua - E se un cliente contesta il fatto che quando ha effettuato la prenotazione con caparra non era previsto? Come ci si comporta? Chi ci rimette? Inoltre faremo i conti come sempre con l'abusivismo di chi non effettuerà alcun controllo. Forse un'alternativa graduale può essere intanto limitare l'obbligo agli over 18. In ogni caso le grandi strutture ricettive e alberghiere hanno dimostrato nell'ultimo anno di essere luoghi sicuri, in cui si attuano tutte le norme di prevenzione, e in cui c'è la massima tracciabilità».
Bisogna attendere tuttavia per capire l'evolversi della situazione. «Al momento non abbiamo avuto alcun annullamento spiega Giovanni Serafino di Confindustria turismo Lecce. Le prenotazioni effettuate sono state tutte onorate e la situazione è tranquilla. Anzi stiamo vedendo anche il ritorno degli stranieri, pur con una percentuale molto bassa nel Salento, in particolare degli europei che hanno ricominciato a muoversi. Magari nel corso dei prossimi giorni potrà cambiare qualcosa in base alle decisioni del governo italiano e degli altri Stati che potrebbero influenzare i flussi turistici, per ora resta invariata».
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