Statali, una tantum nello stipendio di agosto: in busta fino a 534 euro in più (per aumento salari e arretrati)

Senza le risorse necessarie al rinnovo del contratto l’aiuto straordinario potrà essere replicato nel 2024

Statali, una tantum nello stipendio di agosto: in busta fino a 534 euro in più (per aumento salari e arretrati)
Statali, una tantum nello stipendio di agosto: ​in busta fino a 534 euro in più (per aumento salari e arretrati)
di Francesco Bisozzi
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Giovedì 20 Luglio 2023, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 08:09

 L’attesa è finita. Ad agosto si materializzerà nelle buste paga degli statali l’emolumento una tantum, oltre agli arretrati maturati da gennaio a luglio. Risultato? Nei ministeri un semplice operatore riceverà il mese prossimo 185 euro in più, mentre a partire da settembre, quindi una volta smaltiti gli arretrati, incasserà 23 euro in più al mese. Per quanto riguarda i dirigenti il premio vale tra 52 e 66 euro al mese: ad agosto i dirigenti più qualificati prenderanno quindi 534 euro. Il bonus, calato a terra dal governo Meloni con la scorsa legge di bilancio per tamponare il caro prezzi, e rendere un po’ meno penalizzante il mancato rinnovo dei contratti per il triennio 2022-2024, corrisponde a un incremento degli stipendi dell’1,5%. 

I LAVORATORI DELLA SCUOLA

È stata NoiPa, la piattaforma del ministero dell’Economia che gestisce le buste paga dei dipendenti pubblici, a indicare con una nota la data in cui avverrà l’accredito. Discorso diverso per i lavoratori del comparto scuola, che riceveranno l’emolumento una tantum già questo mese. L’una tantum dell’1,5% riguarda tutto il personale pubblico ed è distribuita su tredici mensilità.

Nei ministeri, come detto, il bonus arriva fino a poco più di 66 euro per i dirigenti con più stellette. Per i funzionari gli incrementi sono compresi tra 29 e 44 euro. Mentre per gli assistenti gli aumenti partono da 24 euro e arrivano fino a 31 euro. Infine, nel caso degli operatori il bonus è di circa 23 euro. 

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IL SUGGERIMENTO

Capitolo scuola. Per i dirigenti scolastici l’aumento è pari 52,22 euro al mese: la somma che sarà loro accreditata nel cedolino di luglio, comprensiva degli arretrati, ammonterà perciò a poco più di 365 euro. Un docente laureato con 28-34 anni di carriera che insegna in una scuola superiore di secondo grado incasserà questo mese 296 euro di bonus. Un docente di scuola media con un’anzianità di servizio tra 15 e 20 anni ne riceverà 242.  Il governo nel frattempo cerca le risorse per finanziare la nuova tornata contrattuale. 

Un’impresa non semplice. Basti pensare che servono 8 miliardi di euro, che al lordo degli effetti fiscali diventano 12 miliardi, solo per rinnovare i contratti dei dipendenti delle amministrazioni centrali. E se le risorse non dovessero essere reperite allora è molto probabile che l’emolumento una tantum venga replicato anche nel 2024. Lo ha suggerito pure la Corte dei Conti nella relazione sul coordinamento della finanza pubblica. «In attesa dei fondi per il rinnovo dei contratti scaduti nel 2021», si legge nel documento della Corte, «a fine anno si esaurisce l’una tantum da un miliardo (più 800 milioni negli enti locali e in sanità) che, per il solo 2023, ha offerto un aumento lineare dell’1,5 per cento agli stipendi nella Pa. A fronte delle elevate stime previste per il recupero dell’inflazione e del persistere della dinamica dei prezzi oltre le attese, appare difficile non prevederne l’estensione». 
I medici e i dirigenti della scuola e degli enti locali sono ancora in attesa del rinnovo relativo al triennio 2019-2021. 
 

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