Il Covid accelera ancora: +44,5% positivi in 7 giorni. Attesso il picco durante le feste di natale

Il Covid accelera ancora: +44,5% positivi in 7 giorni. Attesso il picco durante le feste di natale
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Martedì 21 Dicembre 2021, 09:34

Natale con il fiato sospeso. Perché anche in Puglia i contagi da covid continuano ad aumentare, fra i bambini e fra gli adulti. E sebbene la nostra resti una delle regioni con meno positivi a livello nazionale, superata soltanto dal confinante Molise, il numero di nuovi contagiati nell'ultima settimana è aumentato, rispetto alla precedente, del 44,5 per cento, con una incidenza settimanale ben oltre la soglia di guardia dei 50 casi ogni 100mila abitanti in tutte le province. Soltanto ieri, le persone morte a causa del Covid sono state quattro e quelle contagiate 414, individuate però su un numero di tamponi molto più basso di quello analizzato nei giorni precedenti, appena 14.744. Ciò nonostante, il tasso di positività è salito dello 0,65%, arrivando a superare il 2,8%. Dal 13 al 19 dicembre, c'è stata una media di 523 nuovi infetti giornalieri rispetto ai 362 della settimana precedente. L'ultimo periodo dell'anno nel quale si sono registrati numeri simili è stato a maggio, dunque nel pieno della campagna vaccinale per la somministrazione delle seconde dosi.

I numeri dei contagi


La distribuzione dei positivi accertati nelle ultime 24 ore e inseriti nel bollettino epidemiologico regionale diffuso ieri coincide con i dati sulla diffusione del Covid spalmati sull'ultima settimana. I contagi di ieri si concentrano per lo più nella provincia di Brindisi (104) e di Foggia (146). A seguire Lecce, con 82 casi positivi; Bari con 66; la Bat e Taranto con otto e tre rispettivamente. Negli ultimi sette giorni, in effetti, la diffusione maggiore del virus c'è stata nel Brindisino, dove in una settimana ci sono stati 131,6 casi ogni 100mila abitanti e in provincia di Foggia (130,83 su 100mila), poi Bari (84,78), Lecce (80,63), Bat (73,80) e Taranto (68,26, terz'ultima in Italia).


Tuttavia, mentre gli ospedali si preparano a far fronte al picco atteso subito dopo le festività natalizie, per il momento nei reparti e in corsia la pressione resta bassa: non supera il 5% per le Terapie intensive e per i reparti d'area non critica. Merito dei vaccini. Un buon risultato si registra anche tra i più piccoli: nella nostra regione è stato vaccinato il 2,5% dei bimbi di età compresa tra i 5 e gli 11 anni (+0,5% rispetto alla media nazionale).

Fra gli adulti, invece, in Puglia 3.136.000 persone hanno ricevuto la prima dose, 2.915.830 hanno completato il ciclo primario, 1.095.917 hanno ricevuto anche la terza dose. La copertura per la prima dose è quindi pari all'88% (+2.1% rispetto alla media italiana), all'82% per la seconda dose (+2.1% rispetto alla media nazionale), e al 31% per la terza dose (+3.1% rispetto alla media italiana; dati del governo, ndr).


Da convincere ci sono soprattutto i giovani, in particolare quelli di età compresa fra i 30 e i 49 anni, dove si concentra il numero più alto di cittadini che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino. Sono in tutto 124.726: persone che lavorano, viaggiano, si muovono più di anziani e bambini. Non si sono ancora vaccinati, inoltre, 56.156 pugliesi nella fascia tra 50 e 59 anni; 51.242 di età compresa tra i 20 e i 29 anni e 52.742 ragazzi fra i 12 e i 18 anni.
Il quadro dunque è in evoluzione, mentre alle restrizioni imposte dal Governo - che si prepara il 23 dicembre a una nuova stretta - si aggiungono via via anche quelle dei Comuni, che procedono in ordine sparso con il varo di ordinanze per imporre l'uso della mascherina anche all'aperto. In Puglia, l'ultima amministrazione a compiere questa scelta è stata quella di Foggia, all'indomani di una ordinanza identica varata dal commissario prefettizio al timone del Comune di Taranto. Fra i capoluoghi la mascherina non è obbligatoria soltanto nella città di Bari, dove il sindaco Antonio Decaro per il momento ha scelto la strada della cautela e dell'attesa, pur avendo più volte ribadito al Governo la necessità di emanare un provvedimento che estenda l'obbligo di indossare un dispositivo di protezione all'aperto a tutto il territorio nazionale. Così facendo, i controlli sarebbero più incisivi - è la tesi di Decaro - ma per il momento l'Esecutivo ha preferito demandare una simile decisione agli Enti locali. Giovedì, quando si riunirà la Cabina di regia, potrebbe arrivare la svolta.
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