Pannelli solari sugli ombrelloni: un premio al team di UniSalento

Pannelli solari sugli ombrelloni: un premio al team di UniSalento
di Giuseppe ANDRIANI
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Sabato 29 Gennaio 2022, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 08:02

Ebeach: l'efficienza anche in vacanza. È questo il nome del team dell'Università del Salento (composto da Alberto Donno, Marta Giannaccari, Marco Grezio, Davide Muscatello e Gabriele Sciolti) che ha vinto il premio come miglior progetto per la transizione ecologica nel project management challenge. Un concorso di idee voluto dall'Unisalento, dall'Università della Calabria e dalla Lum, in collaborazione con IGeA e con il Pmi. L'idea dei ricercatori salentini è semplice ma allo stesso tempo affascinante: riqualificare i lidi balneare realizzando degli impianti fotovoltaici sugli ombrelloni.

«È un'idea del gruppo di studio del primo anno del corso di laurea magistrale in management engineering del Dipartimento di Ingegneria dell'innovazione - spiega la professoressa Valentina Ndou, la docente che si è occupata del concorso -.

Loro hanno individuato tempi e risorse, hanno coniugato l'innovazione tecnologica con la sostenibilità ambientale, seguendo le buone pratiche del project management».

I prossimi passi

La stessa docente racconta adesso i prossimi passi: «Adesso bisognerebbe fare uno studio di fattibilità e capire i costi. Gli ombrelloni fotovoltaici potrebbero coprire quasi l'intero fabbisogno di un intero lido, bisognerebbe chiaramente capire poi una struttura quanti ombrelloni di questo tipo potrebbe avere al proprio interno. Nel progetto è prevista anche l'installazione di colonnine di ricarica per i mezzi elettrici». «Abbiamo già fatto il calcolo dei costi, la tempistica per la realizzazione del lido ecologico, il calcolo di quanta energia verrebbe fuori. E abbiamo sviluppato un modello di testing, per vedere in una stagione estiva quanto potrebbe fruttare questo tipo di lido, adesso bisognerebbe soltanto traslare tutto nella realtà dei fatti», aggiunge la docente, che ha seguito la realizzazione e la scrittura del progetto dall'inizio alla fine.

C'è già qualcuno interessato? Formalmente no, ma sembra - fuori dalle righe - che un paio di gestori di lidi leccesi abbiano chiesto informazioni. «Devono rivolgersi a Unisalento per poter capire di più? Noi siamo qui», risponde la professoressa Ndou, orgogliosa per il risultato raccolto dai propri ragazzi. «Ogni ombrellone ha la propria potenza, bisogna adesso capire anche la fattibilità in base ai permessi - spiega Marco Grezio, il quality manager del gruppo -. Ho avuto l'idea e l'ho proposta. Se ci pensate serve a proteggerci dal Sole, potrebbe quindi anche produrre energia e magari soddisfare il bisogno energetico di un lido, che sia in toto oppure in parte».

L'idea sembra geniale e sulla carta funziona: dall'UniSalento, tramite questo gruppo di studenti, arriva un progetto che se dovesse essere messo in pratica potrebbe rivoluzionare anche il mondo dei lidi di Lecce e provincia. Chissà se davvero ci sarà una corsa. Non è l'unica idea con cui l'ateneo leccese ha partecipato al concorso inter-universitario. Il secondo gruppo (formato da Marta Calasso, Andrea De Giorgio, Federica Giglio, Carlotta Leone e Salvatore Muscia) ha scritto un progetto dal titolo dalla vite alla vite: la sostenibilità che parte dal vino, in collaborazione con la Cantina Conti Zecca di Leverano, provando a trasformare gli scarti della produzione vinicola in risorse energetiche.
 

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