Padre Pio, la Puglia ricorda il santo più amato: tutte le celebrazioni a 55 anni dalla sua morte

Padre Pio, la Puglia ricorda il santo più amato: tutte le celebrazioni a 55 anni dalla sua morte
Padre Pio, la Puglia ricorda il santo più amato: tutte le celebrazioni a 55 anni dalla sua morte
di Matteo CAIONE
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Sabato 23 Settembre 2023, 06:43

La veglia di questa notte ha spalancato le porte ai riti per il 55esimo anniversario dalla morte di San Pio da Pietrelcina. Una veglia, come ogni anno, trasmessa da vari canali tv e seguita da milioni di fedeli in tutto il mondo: una corale e universale preghiera per la pace, un’invocazione al Santo delle stimmate per la fine del conflitto in Ucraina, un’invocazione al cielo per chiedere quella svolta che il mondo non sta riuscendo a imprimere. Epicentro di questo momento di incontro, devozione e riflessione, il santuario di San Giovanni Rotondo.

Ieri sera, nella chiesa all’aperto, la liturgia di accoglienza, i vespri, la novena e l’adorazione eucaristica vocazionale e alle 21 la preghiera sotto la croce di padre Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo.

Poi il rosario e a mezzanotte la solenne celebrazione eucaristica, presieduta da padre Roberto Genuin, ministro generale dell’ordine dei Frati minori cappuccini con l’esposizione fino alle due della notte della reliquia del cuore del Santo.

Le celebrazioni odierne

Oggi, nel 55esimo anniversario della morte di padre Pio avvenuta il 23 settembre 1968, la tappa finale di questo cammino di preghiera. Celebrazioni in mattina e poi la messa solenne alle 17, presieduta da monsignor Moscone, e a seguire l’atto di affidamento dei bambini a san Pio e la processione con la statua del Santo. Al termine della processione, lo spettacolo di Fontane danzanti “Acqua, fuoco e luci” a ritmo di musica. Intanto, attorno al tema urgente della pace batte il cuore dei riti che attraversano il 55esimo anniversario della scomparsa di padre Pio. Proprio nei giorni scorsi, a San Giovanni Rotondo, la visita del cardinale e presidente della Cei, Matteo Maria Zuppi, inviato del Papa per il dialogo di pace in Ucraina. «La visione di Papa Francesco – ha sottolineato Zuppi – è fare di tutto, spingere e aiutare come si può. Spingere tanto sulla strada della preghiera che su quella dei contatti, per scorgere i possibili spazi e spiragli di luce sia per l’aspetto umanitario e poi anche per una risoluzione giusta e sicura di un conflitto terribile», ha evidenziato il porporato visitando i luoghi dove ha vissuto padre Pio. 
In merito alla sua missione di pace, il presidente dei vescovi italiani ha parlato di «un lavoro insistente da portate avanti, perché la pace non si impone facilmente, è una lunga e paziente tessitura, è una convergenza di tanti soggetti. Intanto, dobbiamo essere tanto vicini al popolo ucraino per una sofferenza ingiusta che subisce, che segna terribilmente le vicende di quel Paese così caro, così importante». I momenti di incontro e di preghiera per l’anniversario della scomparsa di uno Santi più amati, venerati e invocati al mondo attraversa diversi angoli della Puglia

Come a Bitonto (Bari), dove quest’oggi, nella chiesa di San Leone Magno, si terranno celebrazioni dalle 8 alle 11.30 con l’atto di affidamento dei bambini e delle famiglie a san Pio previsto al termine della messa delle 10. Mentre nel pomeriggio l’immagine del Santo – insieme a quella del patrono d’Italia San Francesco d’Assisi - sarà portata in piazza Santa Chiara, per il rosario per la messa delle 17.30 che sarà presieduta dal padre superiore e parroco di San Leone Magno, fra Leonardo Civitavecchia. A seguire la processione per le vie della città. Nel Brindisino, a Ceglie Messapica, in programma alle 18 di oggi la solenne celebrazione presso la Casa di riposo San Giuseppe officiata dal vescovo di Oria, monsignor Vincenzo Pisanello. L’iniziativa di ricordare la scomparsa del frate con le stimmate risale al 2002 per volontà del medico di famiglia Francesco Pio Dicembre, che in quell’anno donò alla Casa di riposo un monumento raffigurante san Pio. «La scelta di donare il monumento alla Casa di riposo San Giuseppe - afferma il medico - non fu casuale ma dettata dal significato che questo è un luogo di anziani, malati e sofferenti, luogo che prediligeva proprio San Pio».

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