In centinaia in piazza con bandiere e striscioni per dire no alla guerra. La Puglia al fianco del popolo ucraino vittima dei bombardamenti russi

Il corteo a Brindisi
Il corteo a Brindisi
4 Minuti di Lettura
Sabato 26 Febbraio 2022, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 10:50

In piazza per la pace. La Puglia fa sentire la sua voce a Lecce, Taranto, Brindisi, Barletta, tutti uniti per dire stop all'invasione russa in Ucraina. 

Centinaia di persone, con un'affluenza superiore alle previsioni, stanno partecipando al presidio per la pace nei centri cittadini: tra i manifestanti anche cittadini ucraini, rappresentanti di organizzazioni quali Emergency, giovani e anziani, famiglie con bambini.  Sventolano le le bandiere della pace "Non fate la guerra" si legge sugli striscioni scritti in doppia lingua, italiano e ucraino. 

 

Anche alcune scuole si sono unite alla manifestazione pro Ucraina: quasta mattina gli studenti del Liceo Artistico Ciardo-Pellegrino di Lecce hanno messo su una piccola manifestazione nelle due sedi della scuola.

Video

A Bari

«Siamo con il cuore con i nostri fratelli, le nostre famiglie. Lotteremo sempre per un'Ucraina libera. Siamo un paese pacifico. A noi serve il vostro aiuto. L'Europa ci deve aiutare». La comunità ucraina di Bari è scesa in piazza con centinaia di manifestanti per chiedere la pace. «Abbiamo paura - dicono - Putin deve lasciare la nostra terra.

Tutto il mondo dovrebbe invidiare i nostri patrioti, che stanno lottando da soli e morendo per difendere la nostra terra. La nostra missione oggi, in queste piazze, è far aprire gli occhi a tutto il mondo. Noi siamo il vostro domani». In piazza, davanti alla sede del Comune di Bari dove sventola la bandiera dell'Ucraina, ci sono striscioni, bandiere e cartelli contro la guerra, alcuni con il volto di Putin e la scritta «Killer», altri con mani sporche di sangue. La manifestazione, organizzata dal comitato per la pace di Bari che riunisce un centinaio di associazioni, sindacati, partiti e movimenti, ha riunito sindaci, attivisti, cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali.

A Taranto

«No war» (no alla guerra). Il grido si è alzato forte sotto la Prefettura di Taranto, dove si sono radunate alcune centinaia di persone, sventolando bandiere della pace e dell'Europa, in adesione al presidio organizzato dal Comitato per la Pace di Taranto «per ribadire che la Pace è la sola via da percorrere per superare la crisi in Ucraina e risolvere il conflitto».

Una quarantina di associazioni, movimenti, partiti politici e organizzazioni sindacali e anche una folta rappresentanza di studenti. «Per quanto l'attuale conflitto - spiegano i referenti di Legambiente, presenti alla manifestazione - non sia direttamente imputabile a ragioni di carattere energetico, sicuramente la posizione scomoda in cui si trova l'Europa, caratterizzata da un costante bisogno di gas fossile, non ci permette di prendere decisioni in maniera indipendente e esercitare quel ruolo di mediazione e dialogo che avremmo potuto e dovuto giocare, fornendo a chi oggi minaccia la pace degli importanti strumenti di ricatto».

«Ci opponiamo fortemente - continua l'associazione - al conflitto in corso, esprimiamo la nostra vicinanza al popolo ucraino e auspichiamo che l'attuale crisi umanitaria ed energetica ci serva da lezione per aumentare gli investimenti sulle fonti rinnovabili per contribuire a ridurre le #tensioni internazionali».

Per Alessandro Marescotti di Peacelink, uno dei promotori dell'iniziativa, «è importante non restare indifferenti ed è necessario mobilitarsi ed impegnarsi insieme nella consapevolezza che la Pace è l'unica speranza per il futuro dell'umanità. Chiediamo al prefetto, quale rappresentante del Governo Italiano, di impegnarsi con chiarezza e forza a favore della distensione e della cooperazione, contro ogni intervento militare, per la riduzione delle spese militari e degli armamenti». È doveroso esprimere «solidarietà - sottolinea Fulvia Gravame di Europa Verde - al popolo ucraino e a quello russo e agli europei dell'Est che sono in ansia per le loro famiglie. No alla guerra e sì alla pace in Ucraina e a Taranto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA