Un giornale e la sua terra, un cammino insieme

Un giornale e la sua terra, un cammino insieme
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Giovedì 5 Giugno 2014, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 16:25

​La notte tra marted e mercoled 6 giugno 1979 cominciava l’avventura di Quotidiano. Nella tipografia di viale dell’Università, attorno al giovane direttore Beppe Lopez, si finì di lavorare a quel primo numero alle 4, ma la rotativa si inceppò e il giornale giunse in edicola alle 11. Altra epoca, altri tempi, altro tipo di lavorazione: allora gli articoli venivano redatti dai giornalisti con le macchine per scrivere, passati in correzione e da lì in tipografia. Poi il rumore, anzi il “suono” della rotativa che sulla cadenza di un ritmo costante produceva il “miracolo” di un prodotto caldo.

Sono passati 35 anni da quel giorno. Il modo di fare i giornali, dall’ideazione alla produzione finale, è completamente cambiato. Niente più macchine per scrivere, niente più linotype, niente più interminabili pile di dispacci d’agenzia o di foto stampati e ammassati sulle scrivanie dei redattori, la tipografia non più nella sede della redazione. La straordinaria rivoluzione tecnologica degli ultimi due decenni e l’avvento dell’era digitale anche nell’informazione hanno completamente trasformato il lavoro di giornalisti e tipografi. Non solo. Questo grande passaggio d’epoca nel mondo della carta stampata ha incrinato, in tutto il mondo, vecchie certezze e mietuto nel suo dispiegamento vittime eccellenti, anche tra testate storiche e di grande tradizione. Il giornale contenitore di sole notizie non regge più, perché i “nuovi media” possono contare su una “velocità” che la stampa non ha e non può avere. Eppure, si avverte un grande bisogno di giornali su carta che vanno oltre le notizie, che approfondiscono i temi, che accendono riflettori su sogni e bisogni del territorio di riferimento, che mettono in azione e in cammino le comunità. Il nostro e vostro giornale lo ha capito: dentro questo processo, questa trasformazione e questo cambio di pelle, vanno inserite la recente marcia popolare antiracket organizzata a Lecce da Quotidiano, o la campagna in difesa dell’Università del Salento con l’appello (ampiamente raccolto dai cittadini) di destinare il 5 per mille all’Ateneo, o la straordinaria partecipazione degli studenti di ogni ordine e grado nel disegnare, titolare e scrivere le prime pagine sull’Unità d’Italia in occasione del 150esimo anniversario, o la mobilitazione che ha visto l’intera comunità salentina partecipare alla raccolta di fondi per consentire alla piccola Giorgia di vincere la sfida più importante, quella di vivere e di continuare a guardare il mondo con i suoi occhioni neri.

Ecco perché Quotidiano non solo ce l’ha fatta, ma è cresciuto, ha piantato radici robuste che si sono sempre più ramificate nel territorio del Salento e dell’area jonica, ed oggi può contare sulla leadership incontrastata per numero di lettori (oltre 315mila nel giorno medio) e numero di copie vendute nelle città e nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto, con quote di mercato che in molte aree superano anche il 55%: anche grazie a questi primati, certificati dall’Audipress, è diventato un giornale di peso regionale, ruolo che oggi viene riconosciuto da tutti, anche a Bari e nelle altre province pugliesi. Ma grazie a questi primati, Quotidiano oggi può contare su un’azienda sana, capace di affrontare le nuove sfide del mercato, diversificare l’offerta dell’informazione, investire e puntare sul web senza ridurre la quantità e la qualità del prodotto su carta. E, particolare non irrilevante, è una delle poche, anzi pochissime, imprese editoriali italiane che non è stata costretta a ricorrere agli stati di crisi aziendali.

Il “miracolo” di quella notte di 35 anni fa, dunque, continua a ripetersi ogni giorno. Accompagnando la trasformazione del Salento e dell’area jonica, una terra in cammino, una comunità che intravede concrete possibilità di sviluppo partendo dalle eccezionali risorse del territorio. Anche per questo abbiamo deciso di festeggiare questo importante compleanno con due inserti speciali (ognuno di 24 pagine) allegati gratuitamente al giornale: il primo, in edicola venerdì prossimo, dedicato ai fatti più rilevanti e ai cambiamenti del territorio in questi trentacinque anni, raccontati attraverso le pagine di Quotidiano; il secondo, nell’ultima settimana di giugno, dedicato alla Puglia che verrà e al futuro del Grande Salento, uno sguardo alzato sull’orizzonte, con scenari e analisi di scienziati, urbanisti, giuristi, sociologi, agronomi, economisti, operatori della cultura. Dal passato al futuro: una terra in cammino che Quotidiano vuole continuare a raccontare.