Gli auguri a Quotidiano / Nichi Vendola: «Siete preziosi perché non temete i potenti»

di Nichi VENDOLA*
2 Minuti di Lettura
Sabato 7 Giugno 2014, 18:16 - Ultimo aggiornamento: 18:19
Carissimo Direttore,

ti sono molto grato dell’invito che mi hai rivolto per condividere con tutti voi del “Quotidiano” un momento di festa ma anche di riflessione sul vostro cammino e sul vostro futuro. Fino all’ultimo ho sperato di potervi raggiungere e brindare con voi per i vostri 35 anni. Purtroppo la velocità persino vorticosa della vita politica mi costringe a continui e improvvisi spostamenti. Me ne dolgo, anche perché non ho mai smesso di amare il vostro mestiere, che è anche il mio, e non ho mai smesso di riflettere su come è cambiato il mercato delle idee e delle notizie, sul profilo dell’attuale sistema editoriale, sulla qualità di una professione minacciata dalla stessa precarietà che insegue, come un’ombra cupa, ogni tipo di lavoro.



Chi scrive articoli, chi sceglie le notizie, chi le commenta, chi fa le inchieste e gli approfondimenti, chi ti connette con mondi lontani e spesso sconosciuti oppure con mondi vicinissimi ma altrettanto sconosciuti, chi informa è un produttore di una merce speciale, che non ha prezzo ma ha un infinito valore: produce opinione, consapevolezza, senso critico, libertà. L’Italia non ha brillato in questi ultimi lustri in quanto a tutela del pluralismo informativo e oggi gli effetti della crisi economica rischiano di riverberarsi pesantemente sui lavoratori dei giornali, delle radio, delle tv. Sullo sfondo appare sempre più ineludibile affrontare di petto la riforma del sistema televisivo, rendere cogente il divieto di conflitto di interessi, riordinare il mercato della raccolta pubblicitaria, difendere l’informazione territoriale.



E siamo a voi, al vostro, al nostro “Quotidiano”. Voi fate 2 cose, contemporaneamente, davvero essenziali: raccontate il territorio, le sue speranze e i suoi dolori, i suoi talenti e le sue miserie. Lo fate senza nascondere nulla e senza timori reverenziali nei confronti dei potenti locali (incluso chi vi scrive). Ma non accettate la deriva del localismo, del provincialismo, della facile lamentazione che è quasi la colonna sonora di chi si percepisce come periferia. Voi avete l’ambizione di un racconto giornalistico culturalmente robusto e capace di connettersi al mondo. Anche perché il luogo del vostro racconto, l’oggetto della vostra fatica, è il Salento, ovvero la dimensione più glocale che io conosca! Siete preziosi perché combattete contro la sciatteria del refuso e contro la cattiva scrittura del giornalismo frivolo. Per questo è con tutto il cuore che vi dico: buon compleanno!



* Presidente Regione Puglia