Controlli nella movida, il comandante dei carabinieri nella discoteca "Praja": «Ecco cosa accade in pista e al bar»

Controlli nella movida, il comandante dei carabinieri nella discoteca "Praja": «Ecco cosa accade in pista e al bar»
di Paola COLACI
4 Minuti di Lettura
Lunedì 10 Agosto 2020, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 22:31

«Controlli rafforzati su tutto il territorio e piani di intervento capillari in sinergia con la Polizia di Stato. Non ci saranno città e marine militarizzate e, di contro, località senza pattugliamenti: saremo presenti ovunque per garantire ordine e sicurezza». La strategia d'azione del comandante provinciale dei Carabinieri di Lecce, colonnello Paolo Dembech, alla vigilia della settimana più calda dell'estate è già definita.

E intanto nella notte tra sabato e domenica, nell'ambito di un dispositivo di controllo imponente da parte dei carabinieri in località Baia Verde a Gallipoli, lo stesso ufficiale ha voluto verificare di persona la situazione relativa a eventuali assembramenti e utilizzo delle mascherine da parte dei giovani all'interno della discoteca Praja. «La necessità era quella di avere il quadro chiaro della situazione in discoteca e all'interno dei locali notturni al fine di meglio definire i parametri entro i quali muoversi per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme anti-Covid - ha chiarito il colonnello - Naturalmente le criticità sono state rilevate, soprattutto in relazione al mancato distanziamento in pista. Per altro verso, ho notato che al di fuori della discoteca, nei pressi dei bar e dei chioschi esterni, la maggior parte dei giovani indossava la mascherina. Stesso rispetto delle regole che abbiamo riscontrato anche nei locali del centro della città duranti i controlli che sono proseguiti sino all'alba».



Stesso servizio capillare di che i militari hanno svolto anche a Porto Cesareo. E sul versante opposto della costa, a Otranto. «E in quest'ultimo caso posso dire di essere stato colpito positivamente - aggiunge il comandante provinciale dei carabinieri - Il rispetto delle regole era diffuso e, seppure nel centro storico la concentrazione di presenze fosse di molto superiore a quella di Gallipoli, abbiamo appurato che tutti indossavano le mascherine. Me compreso».

Assembramenti, la prefettura chiude il locale, il Tar lo riapre: “salvo” il Maestrale di Otranto

Ma tant'è. Alla vigilia di due settimane che si preannunciano da bollino rosso in Puglia e nel Salento per numero di vacanzieri attesi nelle città pugliesi ma anche e soprattutto al mare e nelle località più gettonate per le vacanze, le forze dell'ordine tengono alta la guardia. «Le due settimane a venire, in pieno accordo con il questore di Lecce Andrea Valentino, saranno gestite all'insegna della massima sinergia e collaborazione tra le forze dell'ordine al fine di garantire una presenza costante e capillare su tutto il territorio della provincia» annuncia il comandante. Un dispositivo di interventi che, al netto delle prossime ore e del week-end di Ferragosto durante i quali il dispiegamento di uomini e mezzi sarà massiccio su ogni fronte per garantire la massima sicurezza, prevede una mappa e un calendario specifici e concordati tra agenti di polizia e carabinieri.

«Una collaborazione costante che ci consentirà di evitare la concentrazione di un esercito durante alcuni giorni specifici e in alcune zone del territorio. E magari, prevedere una presenza di forze dell'ordine meno imponente altrove» spiega il colonnello Dembech. E ancora, in relazione alla necessità di costruire una sinergia operativa tra forze dell'ordine, il vertice del comando provinciale dell'Arma considera più che condivisibile la sottolineatura dei giorni scorsi da parte del prefetto di Lecce Maria Rosa Trio e del questore Andrea Valentino rispetto alla necessità di costruire un collaborazione fattiva sul campo anche con le polizie municipali. Soprattutto in relazione ai controlli diurni per il rispetto delle misure anti-Covid nelle attività commerciali e sulle spiagge libere Secondo il colonnello: «Un'esigenza reale. Soprattutto nell'ambito dei servizi di pattugliamento in spiaggia. Proprio su questo fronte, infatti, spesso si registrano le criticità maggiori». Se nei lidi e negli stabilimenti balneari gestiti da privati il numero degli accessi è contingentato e i controlli da parte delle forze dell'ordine sono più agevoli, sulle spiagge libere la situazione è meno gestibile.

Ombrelloni e lettini troppo vicini e personale senza mascherina: piovono multe sui lidi balneari. Stretta sui controlli

«A partire dalla questione legata al distanziamento - scende nel dettaglio il comandante - Verificare se i bagnanti che sono vicini abbiano dei legami di parentela o siano congiunti non è un'operazione così immediata. Tuttavia la sola presenza dei carabinieri e delle forze dell'ordine in spiaggia funge già da buon deterrente: a volte basta che i bagnanti ci vedano e automaticamente tornano a rispettare quelle misure che sono indispensabili a garantire la salute propria e quella degli altri». E a proposito di regole da adottare per proteggersi dal virus e non incorrere in sanzioni o multe, le indicazioni del colonnello sono chiare. «Ad oggi le misure di sicurezza da adottare per non mettere a repentaglio la propria salute sono chiare a tutti. A partire dall'utilizzo della mascherina dove previsto e dal distanziamento sociale. A ciò si aggiunga il buon senso: se la paura è passata e i momenti critici di qualche mese fa per molti sono un ricordo sbiadito e lontano, nella realtà dei fatti non si può e non si deve abbassare la guardia» conclude.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA