Trasporti pubblici, ingressi scaglionati e controllori sui bus

Trasporti pubblici, ingressi scaglionati e controllori sui bus
di Paola COLACI
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Mercoledì 25 Agosto 2021, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:17

Controllori sui mezzi pubblici e a terra per evitare assembramenti alle fermate e bordo di treni e bus. Compresi i pullman destinati al trasporto scolastico. Per garantire un servizio adeguato senza caos e disagi e trasportare in sicurezza gli studenti, tuttavia, è probabile che le scuole debbano prevedere il sistema dei doppi turni, con previsioni di ingresso e uscita scaglionati dagli istituti. Modalità contro la quale continuano ad alzare un muro i presidi pugliesi.

I tavoli tecnici in vista della ripartenza della scuola

E già oggi in Prefettura a Taranto si terrà un tavolo tecnico utile a definire il piano provinciale del trasporto in vista del nuovo anno scolastico.

Stesse convocazioni a Uffici scolastici provinciali, aziende di trasporto, Province e Comuni che partiranno a stretto giro anche dai prefetti Lecce e a Brindisi. Ma sul tema è già al lavoro anche la Prefettura di Bari.

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Intanto ieri ad anticipare il contenuto delle linee guida inviate dal ministero dei Trasporti al Comitato tecnico scientifico è stato il ministro Enrico Giovannini. Indicazioni che prevedono il ritorno del controllore sui mezzi pubblici e a terra. Ma in base alle indicazioni inviate anche alle Regioni, che dovranno poi costruire ciascuna il suo piano, il controllore dovrà verificare non solo il biglietto ma anche la corretta applicazione delle misure anti-Covid. Dalla capienza all’80% al distanziamento, fino al corretto utilizzo della mascherina. Lo stesso Giovannini ha, poi, annunciato che domani incontrerà i governatori per fare il punto sui piani per il trasporto pubblico locale in vista della ripresa delle attività e delle scuole a settembre.

«Il Governo ha messo in campo risorse senza precedenti. Per il secondo semestre dell’anno ci sono oltre 600 milioni di euro per i servizi aggiuntivi che le Regioni devono mettere in campo sulla base dei tavoli prefettizi cioè i luoghi dove provincia per provincia viene fatta la pianificazione e 800 milioni per compensare i maggiori costi» e le perdite legati alla pandemia da Covid.
Ma in Puglia in vista della riapertura delle scuole il nodo dei trasporti resta tra i più difficili da districare. Al momento con la regione in zona bianca sui mezzi di trasporto pubblico la capienza è fissata all’80%. E ciò vale anche per il trasporto scolastico. Ma il rischio di disagi e disservizi a carico degli studenti non è scongiurato. «Del resto per potenziare il trasporto pubblico ed evitare assembramenti sarebbero necessari 350 autobus in più e almeno 450 autisti» aveva stimato nei mesi scorsi il presidente di Asstra (Associazione che riunisce le aziende di trasporto) di Puglia e Basilicata Matteo Colamussi. Numeri che a oggi restano pressoché invariati. 


E seppure l’assessore regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia in sede di tavolo tecnico convocato con l’Ufficio scolastico regionale e i sindacati prima della pausa di Ferragosto avesse fatto sapere che, «La percentuale di capienza attualmente fissata all’80% dovrebbe garantire un servizio di trasporto adeguato alle esigenze degli studenti pendolari, di doppi turni di lezione i presidi non vogliono sentirne parlare. «Con la capienza all’80% i mezzi pubblici avranno delle difficoltà a trasportare i ragazzi delle scuole medie superiori tutti insieme - sottolinea Giovanni Casarano, delegato di Anp (Associazione nazionale presidi) per la provincia di Lecce - Ecco perché abbiamo chiesto alla Regione bus dedicati agli studenti. Se a scuola è prevista la presenza al 100%, come si può immaginare di viaggiare sui mezzi all’80%, senza dissagi? E dell’altro 20% di studenti cosa ne faremo? Piuttosto che ipotizzare doppi turni inutili e dannosi per gli studenti e gli insegnanti, si pensi a coinvolgere i privati: bus turistici ed Ncc che in Puglia hanno già garantito la propria disponibilità».
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