È il Friday for future: si mobilita tutta la Puglia

È il Friday for future: si mobilita tutta la Puglia
di Maria Claudia MINERVA
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Venerdì 27 Settembre 2019, 08:02 - Ultimo aggiornamento: 19:56

Grande mobilitazione per la manifestazione mondiale sul clima che si sta svolgendo oggi in ben 150 città italiane, compresa la Puglia. E' il Friday for future, un evento creato dalla 16enne attivista Greta Thunberg, che si è diffuso a macchia d'olio anche nel nostro Paese e che ha come obiettivo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema molto importante come quello del cambiamento climatico.

 

Studenti, scuole, associazioni e istituzioni hanno preso parte agli eventi a Lecce, Brindisi e Taranto. Il corteo leccese è partito da Porta Napoli alle 9 e si è snodato tra le strade del centro storico. A Taranto, invece, è partito da piazza Immacolata. L'appuntamento a Brindisi era in piazza Crispi per le ore 9. Il popolo del Friday for Future ha invaso pacificamente le vie del centro cittadino per protestare contro lo scarso impegno della politica mondiale sui cambiamenti climatici. Vastissima l'adesione. In piazza non solo gli studenti ma le organizzazioni sindacali, gli ambientalisti e molti gruppi politici.

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«Solo il cinismo ed il menefreghismo verso la vita che dovranno affrontare i nostri figli e le generazioni successive, - spiegano Pasquale Barba e Enzo Casone, Sinistra di Brindisi - solo l'arroganza irresponsabile di quei Governi che non vogliono affrontare il problema della modifica delle politiche industriali, energetiche e dei trasporti può far finta che nulla stia accadendo».


Alla manifestazione hanno preso parte tutte le sigle del sindacato. Presìdi si sono tenuti presso luoghi di lavoro nei quali, insieme con delegati e Federazioni, sono state spiegate le ragioni dell'iniziativa, consegnando simbolicamente delle borracce in alluminio ai lavoratori. Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia, sottolinea: «Da ormai molto tempo chiediamo su tutti i livelli di contrattazione che vengano rispettati accordi internazionali e documenti di indirizzo relativi all'emergenza climatica ed ambientale. Registriamo, invece, da parte dei Governi gravissime inerzie e ritardi. Diventa sempre più evidente che il peggioramento delle condizioni climatiche ed ambientali divengono il preludio per l'esplosione di nuove disuguaglianze ed ingiustizie, oltre a consolidare quelle già esistenti».

Quello di oggi è uno sciopero globale, che si svolge in 139 Paesi del mondo, per chiedere ai governi azioni più incisive contro il cambiamento climatico. Come già era accaduto il 15 marzo, anche oggi ci si attende una manifestazione planetaria, capace di mobilitare milioni di persone. Nella piazze della Puglia ci sono soprattutto gli studenti, che grazie a una determina del ministro all'Istruzione Lorenzo Fioramonti saranno anche giustificati per l'assenza.

«Contrasto ai cambiamenti climatici, accesso universale ai saperi e diritto di vivere in ambienti sicuri - è quanto chiede Davide Lavermicocca, coordinatore dell'Unione degli Studenti Puglia - Nella nostra regione l'80,2% degli istituti scolastici utilizza energie rinnovabili ma il 73,7% degli edifici sono in classe energetica G (Fonte: Rapporto Ecosistema Scuola 2018 di Legambiente), l'ultima, e dimostrano come il finanziamento di impianti rinnovabili non è bastevole se non consegue un ammodernamento necessario per azzerare l'esistenza di scuole altamente energivore.
Scuole ed Università sicure ed ecosostenibili sono un primo passo fondamentale per agire concretamente in questa importante battaglia».

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