Innovazione e ambiente, le strategie per il salto

Innovazione e ambiente, le strategie per il salto
di ​Giuseppe MARTELLA
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Giovedì 30 Novembre 2023, 12:11

Una regione che fa dell’innovazione un punto fondamentale del presente e un volano straordinario per il suo futuro. La Puglia innovativa continua a crescere nei numeri e nella qualità degli investimenti con uno sguardo sempre più attento alla sostenibilità e alle politiche green. «In termini di innovazione – sottolinea Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia – i nostri territori corrono veloci, con una crescita complessiva che negli ultimi anni si è attestata su un più 19.2%. Del resto la regione detiene una percentuale di piccole e medie imprese innovative maggiore rispetto alla media del Mezzogiorno, il 48.20% a fronte del 46.10%. Tanto resta da fare – rimarca – se è vero che siamo ancora lontani dalla quota media italiana che tocca il 50%, la strada intrapresa è quella giusta».

Il numero uno di Confindustria Puglia aggiunge: «Le innovazioni di prodotto, le performance dei processi produttivi e le tecnologie avanzate sono strettamente legate all’utilizzo efficiente delle risorse. Nelle nostre aziende il concetto di sostenibilità è connesso con quello della trasformazione digitale e dell’innovazione. Modelli circolari e soluzioni green possano contaminare tutti i settori – aggiunge Fontana - e generare così nuove opportunità di sviluppo». Il presidente pugliese di Confindustria ricorda le possibilità di Binp, Boosting Innovation in Poliba, l’incubatore universitario di startup per lo sviluppo sostenibile costituito insieme al Politecnico di Bari e conclude: «Le imprese pugliesi negli ultimi anni hanno fatto tanto in termini di innovazione a costo di grandissimi sforzi, questo va riconosciuto». 
Aumenti del denaro e dei tassi d’interesse, rincaro energetico e delle materie prime: questi alcuni degli ostacoli che le imprese pugliesi incontrano sulla strada delle scelte innovative. «La situazione potrebbe essere ancora più rosea se non ci fossero state le note difficoltà- Mario Vadrucci, presidente della Camera di Commercio di Lecce – prima fra tutte la stretta sul credito, siamo di fronte a un quadro più che positivo». Vadrucci snocciola i numeri. «In provincia di Lecce il 33% delle imprese con almeno tre addetti è impegnato in progetti di innovazione tecnologica. Nello specifico le aziende hanno puntato su acquisto di apparecchiature, strumenti e impianti innovativi (15.1%), acquisizione di hardware, apparati di rete e telematici, mentre il 12.2% ha sviluppato software e database e puntato sulla formazione del personale. A questi dati – puntualizza – bisogna aggiungere che oltre il 66% delle imprese utilizza il cassetto digitale, migliore risultato in Italia». Impiantistica, automotive, tessile e abbigliamento, edilizia, questi i settori nei quali l’innovazione tecnologica ha attecchito di più nella provincia di Lecce: «Del resto – precisa Vadrucci – si tratta di asset nei quali sono in atto le trasformazioni più importanti e che sempre più spesso si accompagnano a una progettazione sostenibile che punta la transizione green. Sarà importante continuare su questa strada – l’auspicio di Vadrucci – utilizzando al meglio i fondi del Pnrr e la nuova programmazione della Regione». 


Sulla situazione di Taranto e provincia interviene il commissario straordinario della Camera di Commercio ionica, Gianfranco Chiarelli. «Il livello di innovazione del territorio tarantino non si è ancora consolidato e non è dissimile da altre situazioni tipiche del Mezzogiorno. Questo rappresenta un ostacolo per la competitività generale del sistema produttivo. Se guardiamo ad alcuni indicatori come il numero delle startup innovative, 45, neanche il 3% del totale regionale, o il basso numero di brevetti non possiamo che essere preoccupati. D’altra parte, però, abbiamo una percentuale più alta della media di laureati Stem e una specializzazione produttiva in settori ad alta conoscenza vicina al dato italiano. Giusto, dunque, rappresentare uno scenario di progresso futuro». Chiarelli rimarca l’impegno della Camera di Commercio: «Da anni accompagniamo le imprese nell’importante evento Smau e sosteniamo l’acceleratore di startup della blue economy Faros che rappresenta una novità nel panorama degli interventi pubblici nell’ambito dell’innovazione. Attraverso il nostro Punto Impresa Digitale conduciamo azioni informative e formative, oltre ad erogare contributi a fondo perduto. Importante è il bando a favore di piccole e medie imprese per progetti digitali e, a partire da quest’anno, anche di trasformazione energetica – la chiosa del commissario Chiarelli - rispondendo all’esigenza di orientare le imprese verso la doppia transizione». Tra i settori più innovativi che la regione possa vantare senza dubbi quelli legati ad Aerospazio, Mobilità Sostenibile e Nautico.
Distretti importanti che si alimentano dell’alta formazione degli Istituti Tecnici Superiori, percorsi biennali di eccellenza interamente finanziati e in grado di creare e immettere sul mercato del lavoro figure specializzate. Its Mobilità Sostenibile e Aerospazio Puglia ha di recente ampliato la sua offerta formativa, aggiungendo alla Cittadella della Ricerca di Brindisi anche le sedi di Bari e Tricase/Alessano in provincia di Lecce. Diversi i corsi attivati: Tecnico superiore delle Tecnologie per l’aerospazio, Tecnico Aeronautico Avanzato, Tecnico Superiore per la manutenzione degli aeromobili e Tecnico Superiore per la manutenzione dei motori aeronautici e navali. Un modello innovativo di formazione di tipo itinerante e esperienziale con momenti di formazione ed esperienze di lavoro in azienda, utilizzando le risorse specifiche del Pnrr per il sostegno dei costi.
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